Il filtrante di Allan e l’Hysaj di Empoli: luci ed ombre del Napoli di Oporto - Calcio News 24
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2015

Il filtrante di Allan e l’Hysaj di Empoli: luci ed ombre del Napoli di Oporto

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sarri napoli luglio 2015 ifa

Amichevole di lusso per il Napoli di Sarri: 0-0 sul campo del Porto, le indicazioni della gara

Il Napoli di Sarri pareggia sul campo del Porto in occasione della presentazione stagionale del club lusitano e lo fa senza incassare gol: di per sé una notizia considerando l’ultimo biennio partenopeo, quello dell’era Benitez, fatto sì di notevole produzione offensiva ma anche di una totale assenza di equilibrio che ha chiaramente pregiudicato la qualità dei risultati.

PRIMO E SECONDO TEMPO – Differenti. Forse troppo. Il Napoli dei primi quarantacinque minuti del do Dragao concede qualcosa di troppo ad un avversario più in palla senza però riuscire a creare occasioni da gol in linea con il potenziale di un pacchetto offensivo di sicuro valore. Quando le sensazioni si stanno per incanalare su un binario negativo arriva invece una seconda frazione di gara convincente: l’ingresso in campo dei calciatori più strutturati dell’organico partenopeo – vedi alla voce Higuain e Callejon – ha in tal senso aiutato, il Napoli ha avanzato in termini di baricentro ed acquisito percentuali nella ripartizione del possesso palla. Fino a sfiorare il colpo grosso in quel di Oporto proprio con il Pipita: è calcio d’estate ed il risultato conta relativamente, ma confrontarsi a determinati livelli e dimostrare a se stessi di poterci stare aiuta a sentirsi più sicuri.

LE NOTE POSITIVEAllan su tutti. Napoli lo scopre: specialista nel recupero palla e questo già si sapeva, è quando serve all’accorrente Maggio il filtrante perfetto però che i suoi tifosi si accorgono di ritrovarsi di fronte ad un centrocampista completo, abile nella distruzione della tela avversaria ma allo stesso tempo nella fase attiva di gioco. Con Valdifiori – work in progress per il regista di Sarri, la sensazione è che il cantiere sia allo stesso punto di avanzamento dell’intera creatura del suo allenatore, i due vanno di pari passo e potrebbe essere fattore non negativo – può effettivamente ricostruire il centrocampo del Napoli ed impostare la squadra su canoni nuovi, lì dove nel tempo si punterà più ad una manovra corale che (come ad esempio accadeva con Benitez) a saltare il reparto centrale per giungere nel più breve tempo possibile dalle parti degli attaccanti. Bene Chiriches: testa alta e lettura del gioco, protagonista in più di un intervento risolutore. Ad oggi il titolare è lui e può lavorare per affinare l’intesa con Albiol in una difesa ora protetta dal leader Reina.

E QUELLE DA RIVEDERE – All’appello dei nuovi arrivi manca Elseid Hysaj: non a caso, perché la prova dell’ex Empoli è in tal senso l’unica nota stonata. Impiegato in corsia mancina sbaglia qualche disimpegno di troppo con il piede sinistro – nonostante sia ambidestro – recapitando il pallone sul piede degli attaccanti avversari, in più si rende autore di un fallo da rigore misteriosamente non ravvisato dal direttore di gara. Acquisto non da Napoli e troppo legato alla figura di Sarri? Rispetto al debole rendimento mostrato con l’Empoli ha invece spesso brillato in maglia nazionale, con quell’Albania ora alla ribalta del calcio europeo, ed i tifosi partenopei si augurano di assistere alle prestazioni di quel calciatore (peraltro classe ’94) e non alla sua controfigura. Una nota finale: la convincente prestazione di Chiriches non deve indurre la società a rinunciare al colpo in difesa (Koulibaly non all’altezza). Le sfortune del recente Napoli sono a stretta mandata legate a problemi difensivi e non si può indugiare: un innesto importante, un centrale che elevi le ambizioni di una squadra che così potrà aspirare al ruolo di sorpresa del prossimo campionato.