2012
Il tifoso palermitano: una specie in via di estinzione
Secondo uno dei dizionari più quotati, il tifoso è considerato il ‘sostenitore di un campione o di una squadra sportiva‘ piuttosto che ‘l’ammiratore entusiasta di un personaggio pubblico‘, ma negli ultimi tempi questa figura continua ad assumere connotati sempre più vaghi, o ancora peggio mutevoli. La piazza dove questa evoluzione rischia di manifestare i suoi segni più evidenti è quella di Palermo, non certo una città nota per la sua pacatezza o per la sua coerenza nei giudizi, nel calcio come in qualsiasi altro ambito.
Ed è in questo ambiente, che Giuseppe Sannino, i suoi collaboratori e la rosa costruita, in maniera forse un pò troppo sparagnina, devono lavorare per cercare di rendere il ‘tifoso’ un pò meno deluso e depresso, ma negli ultimi giorni il clima si è ampiamente surriscaldato. Le sconfitte contro Lazio e Napoli hanno complicato una situazione già abbastanza ingarbugliata, con i ‘tifosi’ dapprima rattristati per la condotta poco espansiva sul mercato e che ora riversano tutta la loro rabbia sulla squadra, data come prossima alla discesa in cadetteria.
Tutta un’altra musica rispetto al recente passato, quando il ‘Renzo Barbera‘ brulicava di sostenitori che si professavano sempre fedeli alla causa rosanero e pronti a seguire la squadra ovunque andasse. Fa specie che, dopo le tante manifestazioni d’amore e di fedeltà eterna espressa negli anni precedenti, una frangia, non si sa quanto ridotta, di ‘tifosi’ abbia deciso di avvertire i propri giocatori, minacciandoli di ricorrere ad assurde maniere forti qualora non dovesse arrivare una reazione dal punto di vista del gioco e dei risultati. La manifestazione più lampante dell’incoerenza e dell’incapacità, da parte di un gruppo sparuto di presunti ‘tifosi’, di sostenere una squadra in difficoltà, proprio nel momento di massimo bisogno.
Dopo i sonori fischi sentiti al termine della sfida contro i partenopei (che a loro volta hanno fatto seguito agli applausi scroscianti sentiti dopo il 4-1 rifilato in amichevole al Parma) e le critiche eccessive fatte all’allenatore campano (lo stesso che, al suo arrivo in Sicilia era considerato il salvatore della patria), ecco il messaggio che rischia di sconvolgere l’ambiente rosanero: ‘Datevi una mossa o vi spacchiamo le ossa‘, questo lo sconcertante slogan di alcuni sedicenti sostenitori del Palermo, dai quali in molti hanno ampiamente preso le distanze. Ora si spera che questa minaccia poco velata non condizionerà la psiche di giocatori e staff tecnico, i quali non avevano certo bisogno di un ennesimo attestato di discredito nei loro confronti.