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Inglese per il Napoli: «Chance meritata. Ancelotti? Parlano i trofei»

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Inglese è pronto a giocarsi le sue carte con il Napoli, sogna di vincere un trofeo e non vede l’ora di ascoltare l’inno della Champions League: l’intervista dell’ex Chievo

Roberto Inglese saluta il Chievo Verona ed è pronto a giocarsi le sue carte a Napoli. Il centravanti dei clivensi, 12 gol in stagione, è stato intervistato dal Corriere dello Sport per parlare della prossima stagione con la maglia del Napoli. Tra l’arrivo di Ancelotti e il sogno Champions League, ecco alcune delle parole rilasciate dall’ex Carpi.  «Mi sento pronto per avere questa possibilità. Non so se sarò all’altezza sotto l’aspetto tecnico perché nella mia carriera ho sempre lottato per salvarmi in squadra che usavano i lanci lunghi sui quali noi attaccanti dovevamo fare la ‘guerra’ contro gli avversari. Al Napoli dovrò calarmi in una dimensione diversa e farò di tutto per riuscirci. Credo di essermi meritato questa possibilità per ciò che ho fatto e dimostrato. Se il campo dirà che non sarò all’altezza ne prenderò atto».

Prosegue Inglese, parlando della nuova esperienza che lo attende: «Per Ancelotti parlano la carriera e i trofei che ha vinto. Giocare al San Paolo? Per il momento ci son stato da avversario e mi ha impressionato. Quest’anno vincevamo 1-0 a 3 minuti dalla fine e il Napoli ha ribaltato la partita spinto dai suoi tifosi. In quello stadio il calore della gente lo senti diverso. Milik e Mertens? Sono due grandi attaccanti, totalmente diversi da me. Io mi metterò a lavorare in silenzio e darò sempre il massimo, poi vedremo se sarò all’altezza».

Conclude, infine: «La prima volta in cui ascolterò l’inno della Champions? Sarà un momento indimenticabile. Quello è uno dei sogni che ho sempre avuto fin da piccolino. Il mio sogno? Vorrei vincere un trofeo. So di non essere l’ultimo arrivato e mi sono guadagnata questa opportunità e in generale tutto quello che ho avuto in carriera. Ora devo dimostrare di poter fare l’ultimo passo, di essere in grado di salire l’ultimo gradino. Con il lavoro ce la farò».