2014
Inter, Ausilio: «Mazzarri resta. Torres ci piace, Hamsik…»
Il ds dell’Inter in una lunga intervista al Corriere dello Sport
AUSILIO INTER MAZZARRI TORRES – Tra calciomercato e fine annata, Piero Ausilio è sempre più importante nell’Inter. Dopo la cacciata di Branca Ausilio è l’unico ds e a proposito del futuro nerazzurro ha detto: «Mazzarri sarà l’allenatore dell’Inter anche la prossima stagione. Con lui abbiamo iniziato un programma che sarà minimo di due anni, abbiamo deciso di portare avanti questo lavoro con un tecnico che ha un’esperienza decennale in Serie A. Finora Mazzarri ha dovuto affrontare cambi come quello societario, ma sa il fatto suo e conosce il suo mestiere. Sono state gettate le basi per il futuro come accadde con Mancini».
CRITICHE – Ausilio ha aggiunto: «Le critiche se costruttive sono spunto di riflessione, se invece si passa agli insulti allora non servono a niente. Noi abbiamo rispetto dei tifosi ma le decisioni vengono prese con razionalità e non in base all’emotività del momento. Queste componenti infatti ci dicono di continuare con Mazzarri. Noi siamo quinti e padroni del nostro destino, altre squadre invece dipendono dagli altri risultati. Abbiamo ottenuto troppi pareggi in casa ma in molte gare siamo stati più vicini alla vittoria che alla sconfitta. Il rinnovo non serve a dare fiducia a Mazzarri e a rafforzare la sua posizione, serve per il progetto che stiamo costruendo e che partirà dalla prossima stagione, visto che quest’anno è stato di transizione».
DERBY E ALTRO – Ausilio a proposito del derby e del futuro: «Peccato per il derby, l’Inter ha sbagliato la partita e anche Thohir non l’ha presa bene, è amareggiato come tutti noi. Con la Lazio sarà difficile ma la stiamo preparando nel migliore dei modi perché vincendo andremmo molto vicini a centrare il nostro obiettivo stagionale. La Lazio è una squadra dia ssoluto valore e verrà a San Siro per tentare di giocarsi le sue chance per l’Europa. Lulic? Non vogliamo prenderlo. Hernanes? Trattativa difficile, è stata determinante la nostra volontà e pure le motivazioni del Profeta. Zanetti? Il suo addio peserà molto sul campo, è un pezzo di storia, però potrà continuare il suo contributo all’Inter dietro la scrivania perché ormai uno di famiglia».
DIRIGENZA – Sugli aspetti dirigenziali: «Mi manca più il Branca amico che il Branca collega, l’Inter mi ha dato l’opportunità di crescere anche grazie a lui. In questo momento c’è così tanto da sbrigare che non ho avvertito la “solitudine”, cerco solo di far bene il mio lavoro e migliorare l’area tecnica per la prossima stagione. Le decisioni si prendono con la società ma ci sono persone come Santoro o Cordoba, ma può darsi che la società decida di rinforzare la struttura con altre entrate a livello di staff. Io sono qui da 10 anni, sono arrivato ad essere ds dopo un percorso di crescita, dopo che mi sono conquistato tutto con lavoro e con merito».
TORRES – Ausilio ha poi commentato: «Per la prossima stagione non faccio proclami, ma miglioreremo la squadra tramite lo sviluppo delle prestazioni dei giocatori in rosa e anche qualche integrazione dal calciomercato. Torres è un giocatore che ci piace, potrebbe arrivare anche per via del suo curriculum e se le sue motivazioni fossero uguali alle nostre. Nilton piace, ma non è in vantaggio rispetto ad altri nomi. Hamsik? E’ un giocatore che piace a chiunque piaccia il calcio ma per adesso non c’è la volontà di portarlo all’Inter, non c’è una trattativa. Sagna invece lo abbiamo contattato ma ci siamoresi conto che non poteva essere un’opzione percorribile».
NOMI – Al Corriere dello Sport Ausilio ha chiuso: «Il prossimo dovrà essere un mercato equilibrato, non parlerò né di nomi e nemmeno di cessioni eccellenti anche se ci sarà una sorta di autofinanziamento. Anche i giovani che possono tornare vanno valutati, ne parlerò prima con mister Mazzarri. Anche dei rinnovi parleremo a fine annata. Alvarez? Nessuna rottura con lui sul prolungamento di contratto, c’è un ottimo rapporto col suo agente e lo vedremo nei prossimi giorni. Benitez? E’ una persona intelligente e un ottimo allenatore ma non ha avuto la pazienza di aspettare un’Inter più generosa…»