Inzaghi va veloce e pretende il suo velocista - Calcio News 24
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2014

Inzaghi va veloce e pretende il suo velocista

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inzaghi bordocampo ifa

Calciomercato Milan: cosa serve a Filippo Inzaghi per dare forma e sostanza al suo 4-3-3

MILAN CERCI CALCIOMERCATO – Archiviato l’ancor inspiegabile ed inspiegato avvicendamento alla guida del Milan tra Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi, nasce il nuovo Diavolo: chiamato ad avere la fame di Pippo e di fatto ad invertire il trend negativo innescato nel recente passato ed in particolare nell’ultima disastrosa stagione.

L’IDEA – Tatticamente l’ex amato centravanti rossonero propenderà per un 4-3-3 dinamico che preveda massima velocità sulle corsie laterali e nel tempo quadratura generale: non esiste un preciso obiettivo all’orizzonte ma la società – a maggior ragione dopo l’affaire Seedorf – non toglierà la fiducia al giovane ed esordiente tecnico rossonero che dunque avrà la classica settimana tipo per lavorare sugli equilibri del suo Milan. Da non sottovalutare, per una squadra in piena ricostruzione, il fattore coppe: l’assenza dalle manifestazioni internazionali può agevolare un Inzaghi alle prime armi ed un gruppo che in buona parte sarà rinnovato e che difficilmente avrebbe già goduto della struttura necessaria per competere sui due livelli.

COSA SERVE – Andiamo con ordine: partendo dalla fase difensiva gli approdi di Agazzi ed Alex (ottima operazione a parametro zero) oltre alla conferma di Rami, ad un Zapata rinfrancato dall’ottimo Mondiale disputato ed alla indiscutibile voglia di riscatto di De Sciglio vanno a comporre un reparto piuttosto completo. A cui forse manca soltanto un esterno basso di spessore per rispondere alle necessità tecniche di un allenatore che, va ribadito, dovrà competere sul solo fronte interno di campionato e Coppa Italia. Le necessità arrivano più avanti: un innesto di massimo spessore in mediana – non necessariamente un vice-Montolivo, c’è Cristante, quanto invece quel centrocampista moderno e di passo che manca al Milan oramai da anni, qualcuno per intenderci sul modello Schweinsteiger – e senza alcun dubbio un esterno in grado di far saltare il banco.

IL PROFILO GIUSTO – Puntare su Menez è stata una mossa quantomeno interessante e lo è altrettanto attendere il pieno recupero dello sconfinato talento di Stephan El Shaarawy: a questo Milan però, per come sembra intenderlo Filippo Inzaghi, in questa particolare zona di campo servono certezze. Cerci o Lavezzi nomi caldi ed identikit ideali: forse è difficile convincere l’argentino sull’opportunità di non disputare le coppe, ma il calciatore del Torino – ed i suoi numeri in termini di gol ed assist – può rappresentare l’investimento giusto. Sullo sfondo la questione prima punta: in un 4-3-3 puro quel che occorre è un centravanti altrettanto puro, ossia qualcuno che mantenga la sua posizione di riferimento senza svariare troppo ma piuttosto finalizzando il lavoro della squadra ed in primis degli esterni offensivi. Può esserlo Balotelli? Non in questa sede alcuna argomentazione caratteriale. A prescindere da meriti o demeriti, da ragione o torto, non ne possiamo più. Spazio invece alla questione tattica: è il profilo di centravanti giusto in tal senso? Sembra essere più appropriato il buon Pazzini in tal senso. O un futuro arrivo che tale potrebbe rivelarsi soltanto in caso di partenza di Balotelli e con i soldi della cessione stessa. Jackson Martinez il sogno che rischia di restare tale. Perché del numero 9 della nazionale italiana se ne è parlato troppo (a sproposito) ed ora chi lo prende?