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2012

Italia, l?avversaria: la Spagna campione di tutto

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mascotte europei ifa

Tra poco più di un’ora prenderà il via il Campionato europeo della nazionale italiana, ad attendere gli uomini di Prandelli la superpotenza Spagna campione d’Europa e del mondo in carica. Subito l’impegno più complesso per un’Italia il cui percorso d’avvicinamento ad Euro 2012 non è risultato particolarmente sereno. Superfluo soffermarsi ancora sulle cause, ma scandalo scommesse e infortuni più o meno gravi non hanno di certo spianato la strada di Cesare Prandelli verso Polonia-Ucraina.

L’AVVERSARIA – La Spagna campione di tutto: quando le vittorie parlano così chiaramente c’è davvero poco da aggiungere, se non sottolineare l’enorme tasso tecnico di una nazionale ancora giovane che ha saputo valorizzarsi nel tempo fino a tramutarsi in un’armata priva di punti deboli. L’impianto Barcellona – trapiantato nella nazionale iberica – produce analoghi frutti: un possesso palla costruttivo è finalizzato a sfiancare gli avversari per poi colpirli tramite accelerazioni improvvise, o fraseggi fino al limite dell’area mirati a creare superiorità numerica. Pressing, difesa alta ed attacchi in massa completano il quadro di una nazionale che – grazie all’enorme talento sfornato negli ultimi anni – non sembra al momento soffrire di alcuna debolezza.

LA PROBABILE FORMAZIONE – Il commissario tecnico Vicente Del Bosque è tra i possessori del copyright sul 4-2-3-1, ed anche con l’Italia l’approccio tattico rispecchierà un assetto ormai consolidato. Casillas a difendere i pali, retroguardia a quattro composta dai soliti Arbeloa, Pique, Sergio Ramos – Puyol infortunato e fuori dalla manifestazione europea – e la vera novità della Spagna 2012, il giovane laterale del Valencia Jordi Alba, già in orbita Barcellona. Solito centrocampo qualitativo, altissimo il tasso tecnico a disposizione del tecnico spagnolo: Sergio Busquets e Xabi Alonso a cerniera della difesa ma pronti a costruire la manovra sin dalle battute iniziali. Impressionante il terzetto chiamato ad agire dietro l’unico riferimento avanzato: Iniesta, Xavi e Silva garantiscono qualità ed imprevedibilità tali da costringere mediani e difensori italiani ad un lavoro di copertura meticoloso.

L’UNICO DUBBIO – Il grande ballottaggio che Vicente del Bosque ha tenuto aperto fino all’ultimo minuto riguarda il centravanti: chi sarà il riferimento offensivo della nazionale iberica? I nomi caldi sembrano essere due: Fernando Torres e Fernando Llorente. Il fenomeno è ancora El Nino, che però nel recente passato è apparso piuttosto intristito a livello personale, nonostante gli inattesi successi del suo Chelsea: palese, è ancora un campione in grado di fare la differenza ovunque, ma Llorente è reduce da una stagione strepitosa – 29 reti in 53 gare – con la maglia dell’Athletic Bilbao e si candida seriamente ad un posto da titolare nella compagine spagnola. Altamente probabile che Mata, Pedro ed Alvaro Negredo possano risultare carte importanti da giocarsi in corso d’opera.