2014
Italia, Prandelli: «Toni e Immobile, due sorprese. Il nostro calcio si sta ritrovando»
Il ct azzurro: «In Brasile con cinque punte, ma tutti mi stanno mettendo in difficoltà»
SERIE A PRANDELLI ITALIA – Intervistato dai microfoni di Radio Rai, durante la trasmissione ‘Radio Anch’io Sport, il commissario tecnico dell’Italia, Cesare Prandelli, ha commentato il trionfo della Juventus, il terzo consecutivo in Serie A: «Complimenti alla Juventus, a Conte e ai giocatori. Nonostante le pressioni, hanno vinto un campionato strameritato. Grazie anche alla Roma, che ha offerto spettacolo fino alla fine. Il nostro campionato, in fondo, non è messo così male. Il calcio di Juventus e Roma è interessante, perché sono riusciti ad esaltare le caratteristiche dei singoli mantenedo una propria filosofia. Bene anche Napoli e Fiorentina, che sabato sera, nonostante tutto, sono entrati in campo e hanno giocato con una filosofia: il calcio italiano si stra ritrovando».
PROBLEMI – Napoli e Fiorentina, per l’appunto. Le due squadre che hanno fatto da cornice allo spettacolo indecoroso offerto da pseudo tifosi fuori dall’Olimpico: «Gli stadi devono essere un luogo di aggregazione propositiva e non di minacce. Il gioco deve essere protagonista, non altro. Questa immagine non ci rappresenta nel mondo: il nostro compito è quello di aiutare ad accrescere la nostra immagine agli occhi degli altri. Quando c’è stata la trasferta della Lazio in Inghilterra e abbiamo visto i problemi che hanno avuto, ho pensato che prima o poi qualcuno ci fermerà. Noi italiani siamo così: abbiamo bisogno di toccare il fondo, per poi risalire. E riusciamo anche ad essere i migliori, ma prima dobbiamo arrivare proprio al limite».
CONTATTI – Non è piaciuto, in particolare, il colloquio tra Hamsik e Genny ‘a Carogna, colui che poi ha dato l’ok per lo svolgimento della gara: «Contatto tra Hamsik e curva? Le processioni sotto le curve vanno evitate. I protagonisti sono il gioco e i giocatori, l’evento, non gli spettatori. Un annuncio che spiegasse a tutto lo stadio la situazione sarebbe stato sintomo di civiltà. I fischi all’inno? Non c’è nulla di civile in tutto ciò».
TEST – L’operazione Mondiale è già iniziata, con i test volti i primi di Aprile a Coverciano: «Sono contento che la Lega mi abbia consentito di svolgere questi test. Siamo avanti sulla tabella di marcia: abbiamo dati che, seppur testimonino il logorio fisico che comporta questo campionato, ci consentono di iniziare a lavorare già oggi».
SCELTE – A dieci giorni dalla pubblicazione dei convocati, Prandelli sembra essere ancora in alto mare: «Tutti mi stanno mettendo in difficoltà con le scelte, ma è quello che volevamo. I giocatori stimolati qualche tempo fa si stanno mettendo in luce. Balotelli? Con noi è stato impeccabile: gol e comportamenti corretti. Da lui mi aspetto le prestazioni, come ieri sera. I giocatori importanti devono fare sempre prestazioni, più che i gol. Insigne? E’ nei trenta, ma è normale che non potremo andare al Mondiale con 30 giocatori. Nella prima lista ce ne saranno 7, e per il Brasile ne partiranno 5».
SORPRESE – Tra le sorprese, per il ct azzurro, Toni e Immobile: ecco il motivo. «Luca Toni ha ritrovato allegrie e spensieratezza, è stato determinante e un riferimento per molti giovani. Per quanto riguarda il rendimento, dico Immobile, che ha dovuto conquistarsi tutti considerate le premesse iniziali. Toni non verrà perché abbiamo iniziato un progetto e bisogna avere la forza di portarlo avanti. Se dovessi essere in difficoltà, però, so dove andare a parare. Amazzonia? Sono affascinato di giocare là, arriveremo preparati al Mondiale».