Juve-Allegri: nessuna frattura, ma la naturale conclusione di un grande ciclo
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Juve-Allegri: nessuna frattura, ma la naturale conclusione di un grande ciclo

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Juve-Allegri: nessuna frattura all’orizzonte, ma la naturale conclusione di un grande ciclo. Dopo Conte e Max, i bianconeri hanno bisogno di una guida più “europea”

Non esistono allenatori perfetti in ogni situazione. Tant’è vero che, con ogni probabilità, José Mourinho faticherebbe a salvare una squadra difficoltà e Beppe Iachini non riuscirebbe a gestire uno spogliatoio zeppo di campioni. Eppure, invertendoli di ruolo, si ritroverebbero nel loro habitat naturale, pronti a centrare una grande impresa. E una società in continua evoluzione come la Juventus degli ultimi due lustri, con altrettante probabilità, ha bisogno del tecnico giusto nel momento giusto. Così, a grandi linee, potrebbe spiegarsi a fine stagione un divorzio con Massimiliano Allegri sempre più plausibile.

Perché i bianconeri, all’inizio del clamoroso ciclo tutt’ora in corso, disponevano di una rosa  – se non mediocre – quantomeno modesta. Da strizzare per ricavarne il succo oltre quanto in realtà ne possedeva. Uno scenario perfetto per Antonio Conte, insomma, vero e proprio condottiero che ha inaugurato l’epopea di successi. Cresciuta qualitativamente la rosa, anno dopo anno, ecco la possibilità di veder subentrare una guida tecnica più razionale. Un allenatore in grado di gestire e calcolare, per sfruttare al meglio la forza di un gruppo ormai di prim’ordine. Massimiliano Allegri, giust’appunto. Che ha centellinato le risorse e alzato al cielo trofei in serie.

La sempre più consistente sensazione, però, è che qualcosa nell’ultimo anno sia cambiato. Con l’approdo a Torino di Cristiano Ronaldo, certo. Ma non soltanto. Perché è arrivato Cancelo e arriverà Ramsey. Perché è stato confermato Dybala ed è cresciuto Bernardeschi. E ora la rosa bianconera – almeno sulla carta – è davvero dominante. In Italia come in Europa. A patto, però, di potersi esprimere a briglie sciolte. Non certo il punto di forza del tecnico toscano, quello di lasciar galoppare la squadra e sviluppare una mentalità prettamente europea. Per questo motivo, senza fratture e in maniera quasi fisiologica, potrebbe essere arrivato il momento di separarsi dalla Juventus.

@DanieleGalosso