2015
Juventus, Agnelli: «Marchisio è già leggenda»
Continua il presidente bianconero: «Con il rinnovo quinquennale sarà a tutti gli effetti un senatore»
Giornata di conferenza in casa Juventus con protagonisti il presidente Andrea Agnelli ed il centrocampista Claudio Marchisio. Ecco le parole del numero uno bianconero: «Sono stati quattro anni indimenticabili e Pirlo sa che questa sarà sempre casa sua, gli auguriamo le migliori fortune in questa sua nuova avventura in America. Poco fa Allegri ha rinnovato un altro anno: siamo felici ed orgogliosi, sappiamo di avere una guida decisa a fare bene. La giornata di oggi è dedicata a Marchisio, importante anche per me: Claudio è il sogno che ogni bambino riveste. Entra alla Juventus 7 anni e passa tutta la trafila delle giovanili arrivando in prima squadra, indossando anche la fascia di capitano».
CONTINUA AGNELLI – «Claudio è già leggenda anche se non ha ancora 30 anni, ha già superato le 300 presenze con la Juventus: è nell’Olimpo dei grandissimi. Oggi è il punto di contatto tra la Juve di ieri, quella di oggi e quella di domani. Anche prima era considerato un senatore, ma con il rinnovo quinquennale sarà a tutti gli effetti un senatore: un onore ed una responsabilità. C’è stato un grande lavoro di Marotta e Paratici, che hanno inserito diversi giovani: penso a Rugani, Dybala, Pereyra, Sturaro ma non solo. Va fatto un grande plauso, hanno costruito la Juve del domani. Ora si riparte da zero, tutti alla pari: dobbiamo avere la consapevolezza che partiamo da zero e che se vogliamo costruire una nuova grande stagione di vittorie, dobbiamo sapere che il lavoro sarà tanto e duro».
CHIUDE AGNELLI – «Strappo con Tevez? E’ ancora della Juventus. Il rapporto con lui è sempre stato molto trasparente: abbiamo parlato a gennaio e ci ha parlato della sua volontà, qualora ci fossero state le condizioni, di tornare in Argentina. Il presidente Angelici è venuto a trovarmi, con Carlos il rapporto è sempre stato trasparente e gli dobbiamo dire grazie. Non voglio dire altro, altre domande dovranno essere fatte a Marotta. Pogba? Nel calcio di assoluto non c’è niente. I giocatori sono incedibili dal primo settembre. Inter? Bisogna chiedere all’Inter, il nostro compito è di costruire una Juventus che possa ambire per gli obiettivi che si è fissata. Tavecchio su Calciopoli? Le ha fatte anche in passato certe dichiarazioni, continuo a ripetere: la nostra posizione non è cambiata».