2014
Juventus, Conte: «Llorente e Vidal restano»
Le parole del tecnico bianconero tra progettualità e mercato.
CALCIOMERCATO JUVENTUS CONTE – Chiusa la parentesi relativa alla sua permanenza sulla panchina della Juventus, anche se sono già partite le indiscrezioni sul rinnovo, Antonio Conte torna a parlare e lo fa dalla FIAT di Melfi, dove ieri è stato ospite, e da Rieti, dove ha ritirato il Premio Manlio Scopigno: «Ai tifosi diciamo sempre grazie perché ci spingono ad andare oltre l’ostacolo, sono il 12° e a volte il 13° uomo in campo, non finirò mai di ringraziarli. La gioia che ti dà la vittoria non ha eguali. Vincere mi dà benessere psicofisico, la sconfitta non la vivo decisamente bene: per me è una morte apparente, vado in coma… E allora è per questo che i miei calciatori cercano di evitare situazioni spiacevoli. Dopo il tris voglio il poker? Sì, ma in questo gioco, il poker, ci sono anche le scale. Facciamo un gradino per volta. Ora godiamoci questo scudetto, poi… Scopigno? Poteva permettersi di andare a giocare a carte con i suoi atleti in una stanza piena di fumo. Io li manderei tutti in tribuna…».
MERCATO E FUTURO – Occhi puntati al futuro per il tecnico salentino, la cui fame di vittorie non si placa, ma passa da una crescita costante. E segnali anche in ottica mercato: «Penso di aver messo le basi anche per l’anno prossimo… Mese per mese dobbiamo cercare di migliorarci e scegliere in base ai calciatori che abbiamo. Ora, ad esempio, abbiamo… e ce l’avremo anche in futuro, mi auguro… un giocatore come Llorente. E abbiamo adattato il nostro gioco in base a questo. E fino a prova contraria Vidal rimarrà anche l’anno prossimo. La cura dei dettagli è la chiave del successo, la fame. Guai a sedersi sugli allori, guai a sentirsi appagati: bisogna pensare a ciò che si deve fare, non a ciò che si è già fatto di buono. E’ questo principio, questa mentalità che sta alla base delle vittorie e dei record della Juventus».
I DETTAGLI E L’AZZURRO– Infine, Conte ha confermato le descrizioni di chi lo dipinge come un “maniaco” dei dettagli e ha parlato anche della Nazionale: «Ai miei giocatori sconsiglio di utilizzare troppo auto sportive, basse. Perché quel tipo di postura di guida rischia di favorire fastidi muscolari, contratture. Nazionale? Abbiamo sempre fatto bene perché abbiamo squadre ben organizzate e questo ci permette di sopperire al gap tecnico con squadre come Brasile, Argentina e Germania. Prandelli può incidere su giocatori con grande cultura del lavoro».