Juventus, Del Piero: “Non è detto che torni in bianconero..”

JUVENTUS DEL PIERO – Prima di dare il via all’avventura australiana, Alessandro Del Piero ha pensato di salutare l’Italia ed i suoi tifosi fedeli con un’intervista esclusiva rilasciata per Sky Sport, che andrà in onda oggi per il nuovo magazine Benedetta Domenica. Sul volo Torino-Parigi, l’ex capitano della Juventus, come riportato da Tuttosport, si è un po’ raccontato: «Alex è un ragazzotto che ha fatto una scelta importante nella sua vita dopo che non era mai stato abituato troppo a cambiare, sia squadre che città. L’ha fatto in maniera secondo me giusta, al momento giusto e nel posto giusto. Che è da tutt’altra parte del mondo, a 24 ore dall’Italia. C’è nostalgia per un mondo che per 19 anni ha fatto parte della mia vita. Che per prima di questi 19 anni, da tifoso, avevo vissuto con affetto. Tutto quello che lascio, che è tantissimo, lo vivo anche con un po’ di nostalgia, perché ci sono mille riferimenti che possono portare ai miei anni, al tempo passato. Soprattutto l’atteggiamento di tantissimi tifosi, che anche alle gare della Juventus stessa citano o cantano il mio nome e non mi fanno mancare il loro affetto. Indubbiamente c’è nostalgia, ma piano piano sta lasciando spazio all’eccitazione per la nuova avventura e mi sembra giusto così».

E proprio sulla Juventus, la bandiera bianconera ha spiegato: «Non intendevo dire che tornerò nel mondo Juventus. Noi siamo comunque legati per quello che è stato il nostro passato. Quindi l’affetto che ho nei confronti dei tifosi della Juventus rimane invariato. Non è un addio. E più quello che non ho detto, cioè non ho pronunciato la parola addio, che non quello che ho detto, cioè arrivederci. Ogni persona, ogni dirigente, ha la sua storia e i suoi pensieri. Le scelte vanno rispettate. La mia testa, e fra un po anche il mio corpo, presto saranno da un’altra parte e vivranno pagine altrettanto memorabili, pagine nuove che avranno un sapore diverso. Il legame tra me e la Juventus prescinde da chi sarà presidente, da chi lo è, da dirigenti e allenatore. Non vedo l’ora di arrivare e di essere a mio agio con città, campo, struttura, compagni, fuso orario. E di iniziare in maniera spensierata, libera, con grande entusiasmo e coltivando un’esperienza nuova, diversa. Ma che mi auguro possa essere vincente».