Juventus, Galeone: «Allegri ha le idee chiare» - Calcio News 24
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2015

Juventus, Galeone: «Allegri ha le idee chiare»

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Continua: «Pogba trequartista bell’esperimento»

Compleanno per Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus. Per fare gli auguri al livornese, ma non solo, è intervenuto ai microfoni di Tuttosport il suo mentore Giovanni Galeone: «Se sento spesso Allegri? Sì, è vero. Ho riparlato con lui, ha le idee chiare su come impostare una squadra che ha salutato Tevez, Vidal e Pirlo. Anche se nel caso di Pirlo il sostituto era già in casa: Marchisio brilla anche davanti alla difesa. E le idee chiare si sono viste già sabato: si dice sempre che chi vince la Supercoppa non ha conquistato nulla, però per chi la perde è sempre un mezzo disastro…. Se ho consigliato Gotze o Draxler? Max non ha bisogno di consigli. Però ammetto che Draxler è il giocatore che fa al caso suo. Perché ha tecnica e in prospettiva può valere i massimi livelli: è perfetto per il nuovo ciclo bianconero fondato sui giovani come Dybala, Zaza, Morata, Rugani. Certo, se dovessi fare un nome, ne avrei uno ancora più adatto, e la Juve lo conosce bene…. Quale?  Domenico Berardi: è tre spanne sopra tutti. E’ un numero 10 vero, di quelli che sfornano assist e segnano 20 gol in una stagione. Numeri alla Baggio, alla Del Piero, alla Totti. E qui si parla di coprire la mancanza dei 29 gol di Tevez. Ma è un’osservazione puramente tecnica».

CONTINUA GALEONE «Pogba come trequartista? Max lo sta provando in questa posizione, ne abbiamo anche parlato, è un bell’esperimento: Pogba può fare tutto, a patto che non cerchi le giocate da trequartista a 90 metri dalla porta avversaria, che regalano applausi ma pochi vantaggi tecnici. Quelle giocate che possono rendere Max una iena in panchina. Scherzi a parte, sono d’accordo con Allegri: Pogba è al top da centrocampista. L’idea primaria è aumentare la qualità tecnica, e in questo si legge un acquisto come Dybala. Il mercato è stato ottimo, Mandzukic e Khedira non si discutono. Se la Juve vuole ripetersi in Champions, dovrà fare i conti con un altro ostacolo: non c’è più l’effetto sorpresa, gli avversari la conoscono e la studieranno. Non è come nell’ultima annata, in cui i bianconeri erano reduci da un’eliminazione al primo turno contro un Galatasaray tutt’altro che irresistibile. Per questo, la necessità è a livello di qualità, mentre lo spirito e la mentalità non sono una preoccupazione: sono doti nel Dna della Juve, dai tempi di Furino, Tardelli, Bettega, Scirea. Come vedo Allegri dopo il suo secondo scudetto? Maturo: è un grandissimo allenatore e non lo dico per quanto ha fatto l’anno scorso. Ripenso a quanto ha fatto nel Milan: perse Nesta, Thiago Silva, Ibrahimovic, Gattuso, ed entrò ugualmente in Champions. E invece guardate il Milan post-Allegri…».