Szczesny Juventus, per il polacco non serve un erede di Buffon
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Juventus, Szczesny: «Non sarò mai il nuovo Buffon, ma non serve cercare un erede»

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Szczesny non rinnega la scelta di diventare il secondo di Buffon ma allo stesso tempo in quanto straniero non si sente il suo erede

Wojciech Szczesny si è raccontato in una intervista alla BBC. Il portiere polacco ha affermato di essere particolarmente legato all’Arsenal ma ovviamente non si dice pentito di aver scelto la Juventus: «Avrei voluto giocare nell’Arsenal per tutta la carriera, è il club che tifavo e continuo a tifare. Ho dato di tutto per giocare lì. Mi dispiace non aver vinto di più lì, mi sarebbe piaciuto vincere la Premier. Ma a volte devi pensare con la testa e non con il cuore».

L’estremo difensore bianconero ha poi parlato del suo ruolo di secondo alle spalle di Gianluigi Buffon e non si è detto particolarmente interessato alla questione se possa diventarne il successore: «A volte devi fare un passo indietro per farne due avanti. E poi comunque avrei potuto giocare un po’ quindi non era un vero passo indietro. Ho giocato 21 gare la scorsa stagione, mica male per un secondo portiere. E ho avuto la possibilità di imparare da uno dei migliori nella storia, con un anno di tempo per prepararmi a prendere il suo posto. È stata la miglior cosa che mi potesse capitare. Non c’è cosa migliore che imparare dal più forte. Soltanto il fatto di potermi allenare con lui mi faceva capire quanto si preparasse e mi ha aiutato a maturare. L’eredità di Buffon? È più facile perché non sono italiano. Non sarò mai il nuovo Buffon, sarò soltanto il nuovo numero uno della Juve e basta. Devo soltanto pensare a fermare la palla quando viaggia verso la mia porta».