L'ascesa dei fuoriclasse Doni e Zampagna: Fiorentina-Atalanta 2007/2008
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L’ascesa dei fuoriclasse Doni e Zampagna: Fiorentina-Atalanta 2007/2008

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La spettacolare rimonta dell’Atalanta di Delneri contro la Fiorentina: dalla punizione di Cristiano Doni alla rovesciata di Zampagna

La giocata di un singolo sono sempre il pane per una squadra alla ricerca dell’impresa, e farlo contro una delle rivali di sempre ha un sapore abbastanza particolare: soprattutto se creata da idoli che quella maglia la vedono come una seconda pelle.

16 settembre 2007, terza giornata di campionato per la prima Atalanta di Gigi Delneri che, prima di Gasperini (e della parentesi Colantuono nell’annata del -6), era l’ultimo allenatore ad aver portato calcio champagne a Bergamo. Si è ancora all’inizio di questo ciclo, e dopo il pareggio con la Reggina e la vittoria contro il Parma tra le mura amiche, serve affrontare la Fiorentina di Prandelli al Franchi: gara mai da sottovalutare visto che i viola sono proiettati verso la Champions.

Non è Fiorentina-Atalanta senza polemiche e subito la viola è in vantaggio: Mutu dalla sinistra mette un pallone in mezzo per Pazzini, Bellini devia servendo involontariamente l’ex nerazzurro pronto a colpire di testa colpendo sia Coppola che Rivalta (quest’ultimo a toccare la palla che finirà in rete). Le proteste divampano, e nella ripresa viene espulso Carrozzieri per doppia ammonizione. A mettere acqua sul posto ci pensa Cristiano Doni che spiazza Frey al 50′ con una punizione tanto precisa quanto impeccabile.

Ci si scorda però che la Fiorentina ha in mano un certo Bobo Vieri che di testa al 74′ mette la freccia: esultanza liberatoria che la piazza bergamasca gli presenterà poi il conto l’anno dopo con il suo terzo ritorno (stavolta fallimentare) all’Atalanta. Tutto finito? No, bensì prendere in mano una penna intinta d’inchiostro per scrivere una pagina importante di storia.

Doni lancia Zampagna che non potendo calciare col destro prima si protegge dall’avversario, sfruttando il rimbalzo a suo favore per piantare una rovesciata che fa esplodere il settore ospiti: anche se per il numero 9 nerazzurro si tratta della specialità della casa. Finisce 2-2, all’insegna di due perle destinate a rimanere indelebili.