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Lega Pro, Catania incredulo… il Melfi maramaldeggia al Massimino

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Doveva essere una partita senza storia ed invece il Melfi, fanalino di coda del Girone C e a secco di punti da undici gare, espugna il Massimino e lascia a bocca asciutta un Catania troppo brutto da vedere per essere vero. Foggia e De Angelis mettono knockout la squadra di Petrone, che ora rischia nuovamente di scivolare fuori dalla lotta Play Off dopo il colpaccio della scorsa settimana a Messina.

Clamoroso colpo esterno per il Melfi che torna al successo dopo undici sconfitte consecutive. La squadra lucana allenata da Diana, espugna il campo del Catania trovando la rete al 29’ con Foggia, posizionato al posto giusto nel momento giusto, dopo una doppia respinta del portiere etneo Pisseri su altrettanti tiri. Gli etnei non trovano mai le misure, nonostante il tecnico Petrone sbilanci in avanti tutta la squadra. Ma è notta fonda per i siciliani che al 90’ subiscono il 2-0 con De Angelis. Boccata d’ossigeno puro per il Melfi in chiave salvezza, mentre il Catania scivola all’ottavo posto in attesa della gara tra Fidelis Andria ed Akragas.

FORMAZIONI IN CAMPO – Il tecnico Petrone, dopo l’impresa di Messina, deve fare a meno dello squalificato Gil in difesa e si affida alla linea a quattro con Parisi sull’out di destra. Centrocampo muscolare con Biagianti, Bucolo e Fornito, mentre per l’attacco viene confermatO il tandem Pozzebon-Tavares, coadiuvati nella trequarti da Russotto. Dopo il pesante poker interno contro la Paganese, Diana passa dal 3-5-2 ad un più abbottonato 4-3-3 con Bruno dal primo minuto al posto di Mangiacasale. A centrocampo le novità sono Esposito e Vicente al posto di Battaglia e Obeng. Nel tridente, tornano dall’inizio De Vena e Foggia a completare il tridente con Gammone.

MELFI TUTTO DIFESA – La formazione lucana inizia il match senza particolari timori reverenziali, anche se i rossazzurri partono subito con grande veemenza nel tentativo di sbloccare il match. Il Melfi si difende con ordine impendendo agli etnei di ragionare palla al piede, chiudendo bene gli spazi ed agendo di rimessa. Il Catania, dopo un avvio incoraggiante mostra qualche limite negli ultimi metri, tanto che il portiere Gragnaniello non viene mai chiamato in causa. Al 20’ infortunio al naso per il numero 9 gialloverde Foggia che, dopo le medicazioni del caso, rientra in campo con un vistoso cerotto.

COLPO DI FOGGIA – La difesa asfissiante degli ospiti con tutti gli uomini a disposizione manda in ambasce i siciliani che clamorosamente al primo tentativo degli avversari vanno sotto: è il 29’ quando Pisseri deve fare due miracoli per respingere altrettante conclusioni di Gammone e Marano, ma nulla può su Foggia che realizza un facile dei tap in da dista ravvicinata dopo l’ennesima respinta del portiere etneo. Nona rete in campionato per l’attaccante lucano. Il Catania accusa il colpo e va maggiormente in confusione, non trovando mai la via della porta avversaria. La pressione degli etnei si rileva inutile ed il Melfi chiude il primo tempo con un inusitato vantaggio nato da una ponderata gestione del forcing avversario.

CATANIA TUTTO AVANTI – Nella ripresa, Petrone decide di giocarsi il tutto per tutto inserendo Barisic al posto di Bucolo e Di Grazia al posto di Djordjevic, passando ad un 3-5-2 tutto a trazione anteriore. Al 47’ clamoroso errore di Marchese che perde palla , consentendo a De Vena di poter mettere dentro il raddoppio, ma l’attaccante pecca d’ingenuità e calcia un pallonetto fuori misura che supera Pisseri ma anche la traversa. Il Catania prova a sfruttare la propria forza propulsiva per poter trovare il pari, ma le distanze tra il centrocampo e l’attacco sono tali che i lanci lunghi provenienti dalla mediana si rivelano spesso senza fortuna.

GIRANDOLA DI CAMBI – Il Catania sfiora il pareggio al 57’ quando Gragnaniello deve intervenire con il corpo per evitare che il destro secco di Di Grazia da distanza ravvicinata finisca in fondo al sacco. Tre minuti più tardi è ancora Di Grazia a mettere i brividi alla difesa dei Federiciani con un tiro dal vertice dell’area lucana che il portiere del Melfi para a terra. Diana decide di coprirsi maggiormente inserendo al 63’ De Giosa al posto di De Vena, dall’altra parte Petrone decide di inserire Mazzarani e a fargli posto è un Russotto decisamente poco incisivo durante il match. L’obiettivo del tecnico etneo è chiaro: tutti dentro nel tentativo di trovare il pari.

ETNEI CON LE IDEE ANNEBBIATE – Nel momento migliore del Catania è invece il Melfi a sfiorare il raddoppio con una bordata dai 25 metri di Marano che Pisseri respinge in corner con la mano destra aperta. I minuti scorrono veloci ed il Catania vede aumentare le difficoltà legate alla possibilità di raggiungere il pari, anche perché la squadra di Aimo Diana tiene benissimo in difesa e riparte con parsimonia ma sempre con un atteggiamento pericoloso. Al 74’ ha del clamoroso l’errore in area di rigore di Di Grazia che, tutto solo, colpisce male di testa e manda la sfera fuori.

DIFESA A SPADA TRATTA – Il Melfi mostra grandissima personalità ed al 76’ è Gammone a vedersi respingere il destro da Pisseri, decisivo nell’intervento. Sul successivo corner, con la palla che rotea verso Foggia lasciato tutto solo dalla sonnecchiante difesa etnea, è provvidenziale la zampata di Marchese che alza la palla oltre la traversa che sembrava destinata a finire in rete. Per sollevare la diga e mettere forze fresche, Diana inserisce Demontis e De Angelis al posto di Marano e Gammone, entrambi in debito d’ossigeno.

IL FINALE CHE NON TI ASPETTI – Le conclusione degli etnei, con l’avvicinarsi del triplice fischio, diventano maggiormente confusionarie e poco incisive, con i lucani che si chiudono a riccio. Il Catania è fermo sulle gambe e il pareggio non arriva nemmeno nei minuti di recupero, anzi sono gli ospiti a trovare il raddoppio: su un veloce contropiede il entrato De Angelis sigla la rete dello 0-2 con un potente diagonale su cui Pisseri nulla può. Festaggia meritatamente il Melfi che torna al successo, mentre per i siciliani è un deciso passo indietro. Rumoreggiano a fine gara i tifosi del Catania che applaudono con un pizzico di ilarità l’exploit dei lucani.

TABELLINO

CATANIA-MELFI 0-2

MARCATORI: 29’ Foggia (M), 90’ De Angelis (M).

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Parisi, Bergamelli, Marchese, Djordjevic (54’ Di Grazia); Biagianti, Bucolo (46’ Barisic), Fornito; Russotto (64’ Mazzarani); Pozzebon, Tavares. A disposizione: Martinez, De Rossi, Longo, Manneh, Mbodj, Scoppa, Piermarteri. All. Petrone.

MELFI (4-3-3): Gragnaniello; Bruno, Romeo, Laezza, Russu; Esposito, Vicente, Marano (83’ Demontis); De Vena (63’ De Giosa), Foggia, Gammone (83’ De Angelis). A disposizione: Viola, Libutti, Grea, Lodesani, Obeng, Filomeno. All. Diana.

ARBITRO: Annaloro della sezione di Collegno.

AMMONITI: Gammone, Esposito, Foggia (M).