Livorno, Paulinho: «Sono rimasto volentieri» - Calcio News 24
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2013

Livorno, Paulinho: «Sono rimasto volentieri»

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paulinho livorno 2012 ifa

La carica dell’attaccante brasiliano, che riabbraccia la Serie A.

CALCIOMERCATO LIVORNO PAULINHO – Dopo sei anni Paulinho ha ritrovato la Serie A, conquistandola da protagonista, tanto da diventare uno degli attaccanti più richiesti del campionato italiano. Dopo vari giri in prestito, il bomber del Livorno si prepara ad una stagione importante: «La mia fortuna è stata capitare a Sorrento. Lì ho cambiato marcia, era il trampolino giusto. Dopo due anni lì sono tornato a Livorno con una voglia matta di far vedere anche lì quanto valevo. E ho attraversato anche momenti brutti, tipo quando mi ruppi l’omero del braccio e dovetti rinunciare ai playoff…», ha dichiarato a “La Gazzetta dello Sport” il calciatore brasiliano, che ha parlato della massima serie italiana: «Come ritrovo la Serie A? Migliore, il livello oggi è più alto. Soprattutto per i giovani italiani, ne vedo tanti in giro e sono tutti bravi. Troppi stranieri? Io ormai sono più italiano che brasiliano, abito qui, non mi tocca. A parte tutto, però, mi pare normale: la Serie A resta sempre un torneo importante, tanti vogliono venirci, vi assicuro che in Sudamerica ha ancora tanto appeal». 

Paulinho ha poi fissato l’obiettivo salvezza e delle voci di calciomercato: «Siamo gli stessi, sappiamo che c’è da pedalare parecchio ma non ci spaventa. Certo, serve qualche ritocco e la società ci sta lavorando, ma noi facciamo il nostro. Anche Nicola in spogliatoio ci ripete sempre: “Non pensate a chi arriverà, pensate a voi che dovete giocarvela”. Prima di andare in vacanza, Spinelli mi aveva detto che se fosse arrivata un’offerta per me l’avrebbe valutata. È arrivata quella della Sampdoria, ma per lui non bastava. Così sono rimasto volentieri. Ma non parlate di me come di una star: niente singoli qui, conta il gruppo, siamo saliti con questa filosofia… Roma? Non la temiamo. È una grande squadra, vero, ma noi siamo ben rodati. Sicuro, ce la giocheremo».