Manchester City, un amico di Balotelli: "Si comporta come Best, potrebbe tornare presto in Italia" - Calcio News 24
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2009

Manchester City, un amico di Balotelli: “Si comporta come Best, potrebbe tornare presto in Italia”

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Mario Balotelli raccontato da un suo intimo amico.
Si tratta di Antonio, un cameriere di 30 anni che ha voluto far venire alla luce i vizi e le virtù del Super Mario in versione extra-calcistica: “Mario vive qui dietro, all’Hotel Lowry – ha detto Antonio – . Quando non lo vedi è perchè si chiude in camera a rimuginare. Non è facile abituarsi per chi arriva dall’Italia. A volte gli leggi la tristezza dentro. L’hai girata Manchester? Non c’è nulla, e i calciatori di tempo da far passare ne hanno molto. Infatti il più delle volte Mario lo trovi qui, praticamente ci ha scambiati per il suo bar. Passa per scambiare due chiacchiere con voci amiche. Diciamolo, gli piacciono le donne. Ogni tanto arriva e mi fa vedere sul telefonino l’ultima conquista. Diciamo che la mette giù un po’ più esplicita. Deve fare attenzione, però. Qui a Manchester, con tutti questi giocatori di successo, ci sono certe tipe che non aspettano altro che l’occasione giusta per fregarli. Ma come pensate che nascano tutti questi scoop sulle escort? L’altra sera c’era qui Diouf, l’attaccante del Blackburn, che ha una causa in corso e giura di non sapere nemmeno chi sia la protagonista. Il secondo vizio è legato al cibo. Difficile che qualcosa gli vada bene, eppure qui escono tutti contenti. Lui invece a volte ordina un piatto, ma quando lo servi in tavola te lo rimanda indietro. Così, senza un motivo. Ha vent’anni e questo lo dimenticano in tanti. Ed è un ragazzo d’oro. Un Best dei giorni nostri, però senza l’alcool. E nemmeno le droghe, lui le odia. Secondo me tornerà  in Italia. Presto. Mi piacerebbe che lo facesse per giocare nella mia Juve. Per ambientarsi qui gli servirebbe la famiglia al seguito. Come nel caso di Federico Macheda, che infatti è un tipo con la testa sulle spalle. Spesso arrivano insieme, l’età  è quella, ma il giocatore del Manchester è molto più posato. D’altronde alla scuola di Ferguson non si sgarra, la sua parola è legge…”