2020
Messi Inter, sogno possibile: Zhang ha la forza per prendere l’argentino
Il papà di Leo Messi sbarca a Milano e i tifosi dell’Inter sognano il grande colpo: semplice suggestione o sogno possibile?
Lo sbarco a Milano del papà di Lionel Messi ha acceso immediatamente le fantasie e i sogni dei tifosi dell’Inter. Jorge Messi è pronto, infatti, ad andare a vivere in una casa vicina alla sede dell’Inter, tra i grattacieli di Porta Nuova. Il papà di Leo ha fatto domanda al Comune di Milano per avere la residenza il 6 giugno. Da tempo aveva in mente di fare qualcosa con l’Italia. E trasferirà la base dei suoi affari in città nel mese di agosto.
Come spiega La Gazzetta dello Sport con Suning, che dall’estate 2016 ha messo nelle casse interiste più di 500 milioni di euro, niente può essere definito impossibile. Anche se l’argentino guadagna 50 milioni netti a stagione (fra ingaggio, premi e bonus alla firma), 19 in più di CR7, che alla Juve ha uno stipendio di 31 milioni ed è di gran lunga il giocatore più ricco dell’intera Serie A. La proprietà dell’Inter ha dimostrato di avere le armi giuste, ovvero i soldi per potere pensare di dare l’assalto anche a Messi e di sedersi attorno a un tavolo con il padre Jorge. Certo, poi bisogna volerla fare un’operazione del genere, ma se davvero l’obiettivo è quello di riportare il club sul tetto del mondo nessuno è meglio del numero 10 argentino. E se ce l’ha fatta la Juventus, perché adesso non può farlo l’Inter?
Il trasferimento a Milano di Jorge si spiega soprattutto per motivi fiscali. Ad esempio la residenza a Milano è indispensabile per ottenere sconti sull’acquisto di un immobile. Ma i benefici possono essere ben maggiori, soprattutto per una stella come Leo. A tal proposito va detto che Jorge Messi, gestendo gli affari della Pulce, ha avuto non pochi problemi con il Fisco spagnolo. Controversie milionarie che hanno portato anche a sostanziosi patteggiamenti.
Se la stella argentina dovesse spostarsi in Italia, otterrebbe non pochi vantaggi. Del resto le norme italiane concedono una franchigia di appena 100 mila euro per i guadagni (sponsor, eccetera) maturati all’estero. E per i Messi questa fetta dei proventi può toccare anche i 50 milioni, non considerando i 50 garantiti dal Barcellona ogni anno. Va detto, però, che in prospettiva questa facilitazione non può essere sommata all’incentivo del Decreto Crescita. Infatti se un domani davvero Messi si accordasse con Suning pagherebbe solo il 25% delle tasse se sottoscrivesse un triennale con i nerazzurri. Ma dovrebbe rinunciare all’altra agevolazione.