STATS – Il Milan ha gli uomini giusti nei momenti di difficoltà? Ecco i 3 sui quali contare
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STATS – Il Milan ha gli uomini giusti nei momenti di difficoltà? Ecco i 3 sui quali contare

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Giroud

Tutti i numeri e le statistiche sulla deludente prima parte di stagione del Milan di Stefano Pioli. I dettagli

«I 33 problemi fisici in sei mesi sono tanti, tantissimi, con responsabilità attribuita a staff e allenatore. Come troppi sono cinque derby persi in un anno solare e gli errori ripetuti: l’incostanza, i gol subiti da palla ferma, il calo nei secondi tempi. Pioli ha provato e cambiato molto – sistemi di gioco, posizioni dei giocatori, mosse ad hoc -, qualche volta le idee sono state vincenti, altre non hanno funzionato. Sopra a tutto, però, il Milan in questa stagione non ha avuto il sacro fuoco delle squadre vincenti: quando lo guardi, non sai mai che squadra sarà. Può cambiare ogni tre giorni o tre volte nella stessa partita, essere travolgente e poi desolante, quasi mai cinico e cattivo»: l’analisi accurata sulla situazione in casa rossonera è di Luca Bianchin su La Gazzetta dello Sport e ci sono già numeri importanti che definiscono l’attuale stato di precarietà del tecnico, che potrebbe portarlo a non essere confermato per la prossima stagione. Aggiungiamone altri: cercando di capire chi possa essere il giocatore al quale aggrapparsi e perché, andando a rivedere i dati statistici dei 3 momenti peggiori dell’annata, uno per competizione.

1) Inter-Milan 5-1. Nel primo tempo del derby a essere il più pericoloso dei rossoneri fu Theo Hernandez. Certo, difficile salvare qualcuno in quella disfatta, ma il francese fu l’uomo che toccò più palloni e l’unico, tra quelli di entrambe le squadre, a proporre tre dribbling. La sua stessa promozione da centrale nell’ultimo periodo, per di più su sua stessa proposta, dice che Pioli può comunque contare su un giocatore di personalità
2) Psg-Milan 3-0. É stato uno degli snodi della stagione e, a pensarlo con il senno di poi, il Milan ambivalente della stagione è tutto riassunto proprio nei confronti diretti contro lo squadrone di Al-Khelaifi. Brutalizzato a Parigi, il Diavolo si è preso la sua rivincita a San Siro. Come dire: si può essere uno e l’altra cosa. In trasferta si è fatto valere Maignan e anche questo è un indizio rilevante: se il tuo migliore in campo subisce 3 reti, c’è qualcosa che non quadra.
3) Milan-Atalanta 1-2. I segnali dell’ultimissimo periodo generano l’idea che Leao presto potrà risultare decisivo, come molte volte lo è stato e come in alcuni periodi, al contrario, non ha saputo esserlo. Mercoledì sera ha segnato la rete dell’illusorio vantaggio rossonero, è stato l’uomo a creare il maggior numero di occasioni (4, non sono assolutamente poche), ha effettuato il doppio di passaggi chiave rispetto a ogni altro giocatore del match. Si riparte da qui, già per Milan-Roma.

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