Milan, Furlani: «La filosofia è quella di migliorare la squadra»
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Milan, Furlani: «La filosofia è quella di migliorare la squadra»

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Giorgio Furlani, l’amministratore delegato del Milan, ha rilasciato un’intervista a Dazn toccando vari temi sul mondo rossonero

L’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha parlato al programma Supertele di DAZN. Ecco le sue dichiarazioni.

SULLA SETTIMANA – «Settimana chiave sia da tifoso che da dirigente. Saranno due partite importanti, incrociamo le dita e speriamo di fare bene».

GIUDIZIO SULLA STAGIONE – «Troppo presto. Vediamo questo ultimo mesetto. Finora stiamo facendo bene se vediamo rispetto all’anno scorso. Siamo 12 punti avanti, un peccato essere usciti dalla Champions. Noi partiamo ogni stagione per vincere».

SULLA PROSSIMA STAGIONE – «Dobbiamo dare al mister la squadra più competitiva. Il Milan parte sempre per vincere le competizioni anche se non ci riesce tutti gli anni. Champions? Prima partita sfortunata, quella col Dortmund condizionata dagli infortuni. Ci rifaremo l’anno prossimo».

FILOSOFIA DIETRO AL MERCATO – «La filosofia è quella di migliorare la squadra. Era necessario modificarla mentre quest’anno sarà un lavoro più leggero o meglio, mirato. Non è giusto dire che puntiamo solo a una tipologia o a un’altra. Lo scouting è importantissimo, si guarda la personalità del giocatore e il tema finanziario».

QUANTO PUÒ CRESCERE – «Siamo attorno ai 400 milioni circa. Quanto può crescere? Domanda complicata. Dipende sicuramente dall’attività che facciamo noi e quindi dal lavoro che svolgiamo coi nostri partners (Puma, MSC, Emirates…), in parte dipende dalle competizioni UEFA -(quanto andiamo avanti – e dal lavoro che facciamo con la Serie A (non solo come Milan ma insieme alle altre 19 società) per accrescere il fatturato della Serie A soprattutto a livello media. E poi c’è la parte stadio che è importantissima: a oggi come stadio abbiamo San Siro e ci focalizziamo su questo per renderlo un’esperienza migliore per i nostri tifosi. Un domani chi lo sa».

SU SAN SIRO – «A San Siro andavo con mio papà, è un posto speciale. In giro per il mondo ci sono pochi stadi come San Siro, lo dicono molti tifosi, non solo milanisti. Come amministratore e tifoso che capisce che lo stadio è un motore per creare rigore con il calcio al centro è un prodotto datato».

POSSIBILE CESSIONE – «Noi non abbiamo di fare delle cessioni per rientrare da perdite, quindi essendo in attivo in partenza abbiamo la possibilità di investire. Non abbiamo questa necessità: Rafa Mike e Theo sono giocatori del Milan, hanno contratti lunghi e sono contenti di rimanere al Milan».