La Cina è vicina: «Ma Berlusconi non è pronto a vendere» - Calcio News 24
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2016

La Cina è vicina: «Ma Berlusconi non è pronto a vendere»

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berlusconi silvio tribuna milan agosto 2015 ifa

Fu Yixiang parla dell’asse Pechino-Milano: «Tutto è possibile, bisogna essere in due»

La Cina all’assalto del pallone nostrano. Dalle categorie inferiori fino ai vertici del calcio italiano. Lu Rong Yi, arrivato nell’hinterland di Milano nel 1985, fu il primo presidente venuto dall’Oriente per una squadra di calcio italiano, fondando nel 2012 la Football Sesto 2012 anche se la sua avventura non si concluse nel migliore dei modi nonostante grandi idee, tant’è che oggi è diventato vice-presidente dell’Ac Cinisellese. Vi fu poi Xiadong Zhu, l’uomo che nell’estate del 2014 salvò il Pavia dal fallimento, con l’idea di costruire un nuovo stadio per il club azzurro e la promozione in Serie B, fin qui rimasta una chimera.

ASSE MILANO PECHINO – E poi vi è l’interesse delle cordate cinesi sulle squadre milanesi, Inter e Milan, fin qui assenti ingiustificate del campionato di Serie A nelle sue ultime stagioni. Fu Yixiang, vice-presidente della Camera di commercio italo-cinese, intervistato da La Gazzetta dello Sport, quest’oggi ha fatto il punto della situazione, raccontando i propri dubbi circa una possibile cessione delle quote del Milan: «Jack Ma? Lo conosco bene perché in Italia l’ho portato io. Una volta gli chiesi di prendersi una quota del Milan ma lui mi rispose con un’altra domanda: “A cosa mi serve Fu?”. Da Suning a Wanda alla stessa Alibaba nessuna ha problemi di liquidità, ma per chiudere un accordo bisogna essere in due. Non credo che Berlusconi sia pronto a vendere il Milan. E a lui fa anche comodo che vengano fuori tutti i nomi dei più ricchi imprenditori cinesi, così mantiene inalterato l’appeal del suo prodotto».

BERLUSCONI NON CEDE, THOHIR NE HA BISOGNO – I dubbi di Fu proseguono, incentrati sulla mancanza di volontà del presidente Berlusconi di cedere il club: «Il club rossonero piace a tanti, e in tanti possono spendere. E non sono per nulla convinto che il Cavaliere si sia stufato del Milan. Poi tutto è possibile: guardate cosa è accaduto con Mr Bee. Cosa pensa Pechino? Aspettano. Tutti sanno che se Berlusconi vuole vendere si compra. Senza troppi problemi. Berlusconi? Rimarrebbe presidente onorario perché è lui il leader indiscusso e fa parte della storia del club. Il Milan sarà sempre dei milanisti, i cinesi portano finanze, quelle necessarie anche per sostenere un progetto importante come quello riguardante il nuovo stadio. E infatti da questo punto di vista il loro modello è la Juventus. Inter? Della Suning si parla da tempo, credo che si possa chiudere in fretta l’operazione. 80 milioni sono tanti ma Thohir e Moratti hanno realmente bisogno di nuovi soci».