Milan, Pato e Yepes: «Che bello lo scudetto vinto, allo stadio delirio!» - VIDEO - Calcio News 24
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2020

Milan, Pato e Yepes: «Che bello lo scudetto vinto, allo stadio delirio!» – VIDEO

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Milan, Pato e Yepes ricordano lo scudetto vinto dai rossoneri nel 2011 in una diretta Facebook sui canali ufficiali del club

Alexsandre Pato e Mario Yepes sono intervenuti in una diretta Facebook sui canali ufficiali del Milan per ricordare lo scudetto del 2011.

PATO – «Lo scontro diretto con l’Inter? Venivamo da uno stop contro il Palermo che ci aveva destabilizzati. L’Inter si stava avvicinando e perciò nel giorno del derby sapevamo di non poter commettere alcun passo falso, dovevamo vincere per forza altrimenti non potevamo più mettere la testa fuori casa. Dopo 47 secondi, siamo subito in vantaggio grazie al nostro gol e lì capimmo: la partita sarà nostra. Vincemmo 3-0. L’ultima giornata contro la Roma all’Olimpico è stata un’emozione, ricordo che quando è finita la gara siamo entrati tutti in campo per abbracciarci. In quel momento non capì l’importanza di quello che abbiamo fatto, ma anche a distanza di anni sentendo tanti tifosi ho capito quanto fosse importante per il Milan vincere uno Scudetto. Quello Scudetto oggi fa parte della mia pelle: sono arrivato al Milan da piccolo, 18 anni appena compiuti, potendo giocare al fianco di idoli come Ronaldo; quella maglia aveva un peso diverso ma anche una sensazione di orgoglio senza eguali».

YEPES – «I festeggiamenti scudetto? Allo stadio è stato un delirio durato due ore una volta finita la partita, ma poi in albergo siamo stati tranquilli. Una volta rientrati a Milano abbiamo capito cosa siamo riusciti ad ottenere, la festa in mezzo ai nostri tifosi è stata bellissima. Ho fatto un anno bellissimo al Milan che resterà sempre nel mio cuore perché siamo stati una famiglia bellissima. Credo che la nostra forza derivasse da tutte le componenti: dalla società, allo staff a noi giocatori. Quando a gennaio arrivarono van Bommel, Emanuelson e Cassano la voglia di vincere fu facile da trasmettere».