Milan, Seedorf a Sky: «Il gruppo è coeso. Con la società parleremo entro fine mese» - Calcio News 24
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2014

Milan, Seedorf a Sky: «Il gruppo è coeso. Con la società parleremo entro fine mese»

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MILAN SASSUOLO SEEDORF – E’ da poco giunta al termine la gara tra Milan e Sassuolo valida per la trentottesima giornata di Serie A. Allo stadio “San Siro” di Mioano le due squadre hanno smesso di darsi battaglia e ai microfoni di “Sky Sport” qualche istante dopo il triplice fischio ha parlato il tecnico dei rossoneri Clarence Seedorf.

LA PARTITA – «L’Europa League non era il nostro obiettivo all’inizio, è venuto man mano, i ragazzi sono stati bravi a venir fuori da una situazione difficile e 35 punti è un cammino dignitoso da questo gruppo. Le parole di Moratti nei miei confronti? Non lo so, io ho un ottimo rapporto con il presidente Moratti, sono stato lì 2 anni e mezzo e sono stato molto bene e da cugini diciamo sempre che ci vogliamo bene ma cerchiamo di vincere per i nostri colori».

FUTURO – «Futuro? Io non ho intenzione di parlare attraverso i media con la società o per la società, lo dico da mesi e oggi non cambia niente. Adesso finisco le interviste, mangio un bel sushi, mi rilasso, domani vado a giocare a tennis e pian piano cercheremo di preparare quello che c’è da preparare con la società. L’addio di Tassotti? Ne sapremo di più in settimana. In cosa devo migliorare? Non mi sono mai sentito un giocatore arrivato, pensavo sempre di poter migliorare e di migliorare gli errori, di rubare da qualcun altro per aumentare il bagaglio personale e da allenatore è la stessa cosa. Io sono uno curioso, mi piacciono le sfide e questo non finirà mai. L’esperienza è stata positiva con un gruppo coeso che ha lavorato duramente per uscire dalle difficoltà e questi risultati si ottengono solo quando c’è unità d’intenti».

LO SPOGLIATOIO – «Problemi nello spogliatoio? Io non ho mai giocato in una squadra dove tutti i giocatori erano contenti ma questo non vuol dire che una squadra non è coesa. Se devo ricordare il mio periodo a Madrid c’erano 5 calciatori che non erano contenti ma poi quando tutti guardano nella stessa direzione tutti lottano poi per gli stessi obiettivi. Zapata? Volevo farlo entrare ma poi volevo fare il terzo gol e ho deciso di mettere dentro Balotelli».