2016
Milan cinese: rush finale. Brocchi aspetta
Primo sì di Berlusconi: si prova a stringere i tempi, anche per il mercato
San Siro sarà cinese: l’Inter sta finendo nelle mani del Suning Commerce Group e un destino simile è all’orizzonte per il Milan. Silvio Berlusconi è stato rassicurato sulla solidità finanziaria del consorzio interessato all’acquisto del club rossonero e ha concesso il primo via libera. Serve un contatto diretto tra le parti, ma le verifiche lo hanno convinto e, dunque, è stata segnata una svolta importante nella trattativa che coinvolge più società asiatiche, con componenti pubbliche e private e forse almeno una quotata in borsa. Il gruppo cinese è, quindi, serio e ricco, ingredienti considerati fondamentali dal patron rossonero per la cessione del Milan.
RISVOLTI – Ora ci si concentrerà su questioni tecniche: dettagli economici (dossier sui membri e sui progetti d’investimento), governance (Berlusconi presidente onorario, Nicholas Gancikoff nuovo amministratore delegato). La voglia di stringere i tempi da parte del patron rossonero è legata anche al calciomercato: la squadra va, infatti, rifondata e servono risorse importanti. Ma alla fine si potrebbe andare oltre il 15 giugno per le firme, probabilmente il 20 o il 22. L’insediamento di Gancikoff però potrebbe aprire nuovi scenari e far tornare d’attualità il tema dello stadio di proprietà: è proprietario di Sports Investment Group, che si occupa di sviluppo e costruzione di impianti sportivi, oltre che di fusioni e acquisizioni. In passato ha avuto incarichi anche da Sampdoria, Atalanta, Genoa e Bologna.
PANCHINA E MERCATO – Nel frattempo Cristian Brocchi aspetta e spera di restare al timone. Il giovane allenatore sente ancora sua la squadra, infatti ha cominciato a programmare la prossima stagione. E’ andato a cena con lo staff, ha pianificato il lavoro estivo, fissato il raduno e discusso della tournée americana. Ha avuto modo anche di parlare con Silvio Berlusconi, che lo appoggerebbe e confermerebbe dopo il passaggio di proprietà- Non resta che aspettare. Se gli venisse chiesto di liberare il posto, non tornerebbe alla guida della Primavera, ma cercherebbe un’altra avventura per misurarsi in una realtà diversa da quella del calcio giovanile. Con il passare del tempo, però, si complica la ricerca di un nuovo allenatore. E’ meno forte, ad esempio, la candidatura di Marco Giampaolo, mentre resta solida quella di Rudi Garcia. Si parla pure di Unai Emery e Manuel Pellegrini, ma le idee non sono ancora chiare in tal senso. Aspetta anche Carlos Bacca, cercato dal West Ham. L’ostacolo nel suo caso è rappresentato anche dall’ingaggio, che frena le pretendenti.