Napoli, il racconto di Gennaro: «Mi sono ritrovato in una pozza di sangue» - Calcio News 24
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2014

Napoli, il racconto di Gennaro: «Mi sono ritrovato in una pozza di sangue»

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Le parole di uno dei tifosi feriti nell’agguato a Tor di Quinto.

SCONTRI COPPA ITALIA FIORENTINA NAPOLI – Ha una pallottola conficcata in un braccio, all’altezza dell’omero, e l’altra mano ferita da un secondo proiettile Gennaro Fioretti, 32enne di Mugnano di Napoli, che ieri era arrivato a Roma per la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli e poi si è ritrovato all’ospedale di Santo Spirito: «Avevo parcheggiato con i miei amici, ero appena sceso dall’auto, non stavo facendo niente di male. Poi, all’improvviso, mi sono ritrovato in una pozza di sangue», ha raccontato il tifoso ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”. Ed è stato anche fortunato, perché se fosse stato colpito qualche centimetro più in là i danni sarebbero stati maggiori.

IL RACCONTO – «Stavo andando all’Olimpico, ero in viale Tor di Quinto, in un gruppo di circa 30 tifosi del Napoli. Ho sentito alcuni botti, pensavo fossero petardi, non immaginavo fossero colpi di pistola. Mi sono visto insanguinato, a quel punto ho capito. Ma della dinamica non so cosa dire. Non so chi è stato a sparare, non ho capito neppure da dove provenissero i colpi. Ho visto solo tanto correre intorno a me. E tanto sangue. Sì, ho chiamato a casa, sanno tutto», ha raccontato Gennaro, che è stato trasportato subito in ospedale da due agenti in borghese in servizio. Arrivato in codice rosso, è stato trasferito alle 21:30 al Gemelli.

LA DINAMICA – Molti gli aspetti da chiarire: non è sfuggito alla Polizia il particolare del folto gruppo di persone a volto coperto all’altezza della tangenziale al momento dei colpi e il numero degli stessi, due, non uno, quindi una situazione non casuale.