Napoli, Lippi Jr.: «Calo nel 2023? Non credo»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Napoli, Lippi Jr.: «Calo nel 2023? Non credo»

Pubblicato

su

Lippi

Le parole di Davide Lippi sul Napoli: « Sta facendo grandi cose, il morale fa la differenza e potrà lavorare con quasi tutti»

Davide Lippi, procuratore e figlio dell’ex tecnico della Juve e della Nazionale, Marcello, è intervenuto su Radio Crc nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete. Di seguito le sue parole sul Napoli, sulla nazionale e sui giovani della Juve.

NAPOLI – «Non penso affatto che il Napoli calerà nel 2023, non è una batteria che si esaurisce. Sta facendo grandi cose, poi ogni squadra ha la sua storia e fa il suo percorso. Durante la sosta non lavoreranno solo le altre squadre, ma anche il Napoli e se ha fatto ciò che ha fatto finora, non vedo perché non debba continuare a farlo alla ripresa.
Mio padre mi ha sempre detto che non è importante giocare ogni 3 giorni perché quando si vince, il morale fa la differenza anche perché la stanchezza è comune a tutti, è la testa che fa la differenza. Vincere aiuta a far star bene la mente. Il Napoli ha fatto grandi cose, avrà a disposizione quasi tutta la squadra durante la sosta per cui credo che continuerà a fare bene
».

NAZIONALE – «Da tifoso dispiace non vedere l’Italia al Mondiale, da addetto ai lavori dico che il sistema calcio ne perde tanto. Abbiamo giovani di valore, Mancini sta lavorando su di loro e verremo fuori da questa situazione. Credo si debba avere più coraggio in serie A: si continua a pensare che un giocatore di 20 oppure 22 anni sia un giovane e non lo si fa giocare con continuità ed è sbagliato.».

JUVE – «La Juventus è l’unica squadra italiana che accelera l’inserimento dei giovani anche con prestiti. Uscendo dalla primavera a 19 o 20 anni, i giocatori necessitano di almeno 2 anni per essere inseriti stabilmente nella prima squadra squadra e tutto questo è sbagliato. La Juventus ha avuto la necessità di inserire giovani e farli giocare e allo stesso modo l’Italia ha avuto la necessità di puntare sui giovani. Ma, lo stesso Napoli ha dovuto puntare sui giovani per abbassare il monte ingaggi e lo ha fatto notevolmente, ma non per questo ha perso qualità».