Napoli-Milan: qui si fa la Storia. Oppure?
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Napoli-Milan: qui si fa la Storia. Oppure?

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Tutto sulla sfida di questa sera tra Napoli e Milan, valida per la gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League

Quando si arriva ai quarti di finale di Champions League e la semifinale è più che mai vicina, è assolutamente normale che si senta il peso e il fascino della Storia. La scriviamo con la S maiuscola convinti che oggi i giocatori delle due squadre la vivranno così, a caratteri belli grandi ed il motivo è molto semplice. Il Napoli non è mai arrivato così lontano, Spalletti si è giù spinto oltre le colonne d’Ercole degli ottavi raggiunti dai suoi predecessori. Mentre il Milan, ha la concreta possibilità di riconnettersi a una tradizione europea che giustamente – ai tempi – Adriano Galliani definiva il dna del club, date le 7 coppe vinte e le tante altre partecipazioni ai massimi livelli. Da un bel po’ di tempo a questa parte, dall’avvento di Silvio Berlusconi, ogni Milan ha avuto una generazione capace di lasciare un segno internazionale. Fino a quando c’è stato un buco che dal 2007 non si è più colmato. Pioli è già riuscito a eguagliare l’Allegri del 2012, che si è fermato due turni prima della finale. Andare a fare, invece, quello che riuscì ad Ancelotti e magari trovarselo pure davanti all’ultimo atto avrebbe un significato di promozione assoluta del suo lavoro.

Ma proviamo, però, a guardare anche l’altro lato della vicenda. Definiamolo «l’oppure»: chi stasera viene eliminato, cosa rischia?
Istintivamente – e un po’ superficialmente – si potrebbe dire che il Napoli bucherebbe la sua occasione per l’appunto storica. Perché questo sembra proprio il suo anno e non ci riferiamo solo alla trionfale cavalcata in campionato. Quel che gli azzurri hanno mostrato in Champions ha colpito tutti e si può tranquillamente sostenere che tutta Europa ha osservato anche con invidia il merito delle prestazioni collettive e individuali, Lobotka e Kvaratskheila su tutti. Il Napoli di Maradona ha bucato la Coppa dei Campioni. Questo può comunque dare l’assalto al cielo anche il prossimo anno, a meno di contraccolpi e scricchiolii che un po’ questo finale di stagione fa avvertire e che stasera devono essere brutalmente spazzati via.
Quanto al Milan, il bivio è reale, visti i rischi che ha di non partecipare a quella del prossimo anno. Una strada porta all’aggiornamento del proprio passato più glorioso, l’altra a una versione recente nella quale per troppi anni è stata a guardare invece di giocare.