2015
Napoli, Cantone: «San Paolo della camorra»
Il presidente dell’Autorità Nazionale Anti-Corruzione lancia l’appello
Un appello molto duro quello del presidente dell’Autorità Nazionale Anti-corruzione Raffaele Cantone, destinato sicuramente a far riflettere anche chi finora non ha voluto vedere: stando alle parole di Cantone interi settori delle curve dello Stadio San Paolo di Napoli sarebbero nelle mani della camorra, che è proprio che lì che recluta la propria manovalanza. Intervistato oggi Cantone ha messo ancora una volta in risalto la fitta relazione che esiste, soprattutto a sud, tra il calcio e la malavita organizzata: non è certo un segreto di come tantissimi gruppi di ultras, purtroppo non solo a Napoli, abbiano alle spalle la lesta mano della criminalità. Conte dunque prova a scoperchiare una volta per tutte il vaso di Pandora.
NAPOLI: CANTONE SUL RAPPORTO TRA TIFO E CAMORRA – Così Cantone nel corso di una intervista per il Corriere del Mezzogiorno: «Ci sono tanti tifosi perbene nelle curve del San Paolo, ma l’organizzazione di quei settori è in mano alla camorra, che lì pesca la sua manovalanza. Il problema del San Paolo è di ordine pubblico, non sportivo». Quindi la proposta: «Va vietato l’accesso ai condannati per camorra, estendendo il Daspo ai reati di criminalità organizzata seppur non in maniera generalizzata. All’interno dello stadio si crea un mix esplosivo: una rissa per motivi di camorra si può trasformare in una carneficina».