NYC, Lampard: «Ultima grande sfida»

Sul suo futuro: «Spero di giocare ancor a lungo»

A causa di alcuni problemi muscolari si è complicato il debutto nella Major League Soccer per Frank Lampard, che ha giocato appena 3 delle 10 partite dopo il suo sbarco al New York City FC. Il centrocampista inglese, però, non ha alcuna intenzione di mollare: «Sono qua per giocare e vincere. Mi incuriosiva anche vivere in una nuova città, ma questo viene dopo», ha raccontato a Tuttosport.

PROSPETTIVE – E Lampard, infatti, vuole giocare ancor a lungo: «Non si può guardare troppo avanti, ma ho tanta voglia di giocare e spero di farlo più a lungo dei 16 mesi che mi legano al New York City», ha spiegato il centrocampista, che ha parlato dell’impatto con il calcio americano: «Buono e per certi versi anche abbastanza sorprendente. Ho trovato grande qualità e organizzazione, c’è stata una grande crescita sotto ogni aspetto. Yankee Stadium? All’inizio è stato strano, un’esperienza nuova. In futuro il City avrà un suo stadio, ma credo che il legame con una società storica come gli Yankees sia prestigioso». 

NUOVE ESPERIENZE – Diverso anche l’approccio con i media, visto che i giornalisti possono entrare negli spogliatoi dopo la partita: «Devo dire però che i giornalisti sono sempre molto rispettosi e le domande sempre corrette. Cosa che qualche volta in Inghilterra non avviene», ha raccontato Lampard, che si gode anche la città: «Un posto che adoro è Central Park: è fantastico passeggiare là. Oh si, fare shopping a New York è fantastico. Cibo? Anche per quello New York offre di tutto: io adoro la cucina italiana e la pasta, ma ovviamente devo controllarmi: è più facile che mangi insalata».

DAL DIVANO – Nessuna malinconia, dunque, nel guardare la Champions League dalla tv: «Mi ha regalato la soddisfazione più grande della mia carriera, quando con il Chelsea l’abbiamo vinta contro il Bayern a Monaco, all’Allianz Arena. Ma non ho nostalgia: ora è bello anche guardarla in televisione. Sono concentrato sul New York City».