Trajkovski: «Io ci sono, ora tocca a Iachini»

L’attaccante del Palermo poi parla di sè e delle peculiarità di Zamparini

Una vita non facile quella di Aleksandar Trajkovski, neo-attaccante del Palermo, raccontata oggi nel corso di una intervista: il giorno della firma del suo primo contratto da professionista, il giocatore macedone ebbe la notizia della scomparsa prematura del padre, poi un lungo peregrinare per l’Europa prima di arrivare in rosanero. Per lui adesso la possibilità finalmente di dimostrare quanto vale, ma molto dipenderà anche dall’utilizzo che ne farà il tecnico Beppe Iachini: Trajkovski potrà giocare tanto in attacco quanto a centrocampo… Per il giocatore, che risponde alle domande sui suoi modelli Zinedine Zidane e Goran Pandev, una bella sfida senza dubbio.   

PALERMO: TRAJKOVSKI SI RACCONTA – Così il giocatore al Corriere dello Sport: «Devo ringraziare Iachini per tutto. Mi alleno duramente per esserci, poi dipende da lui schierarmi in campo. Con Alberto Gilardino sarà più difficile, non impossibile giocare. Mi so adattare e calcio con entrambi i piedi, con il mister ho trovato subito posizione in entrambi i moduli utilizzati, esterno, prima o seconda punta. Iachini ha idee chiare che trasmette con semplicità». Capitolo Maurizio Zamparini, un presidente particolare… «Se tutti i presidenti che ho conosciuto sono esplosivi e imprevedibili come Zamparini? No, in Belgio ad esempio il presidente non lo vedi mai. Zamparini è innamorato del Palermo e del calcio».