Parma con licenza di sognare: non basterebbe una multa? - Calcio News 24
Connect with us

2014

Parma con licenza di sognare: non basterebbe una multa?

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

leonardi giubbotto parma 2013 ifa scaled

Il calcio è lo sport più seguito in Italia. Certo, non ho scoperto l’acqua calda ma ci sono delle grandi motivazioni: la prima è che permette a tutti di avere un’opinione, e di conseguenza un’autositma, che magari in altri campi viene meno. La seconda è perchè regala emozioni uniche, ti fa strillare come un pazzo esaurito, lasciandoti il giorno dopo senza voce, sia nel bene che nel male. Domenica sera il Tardini era ribollente come poche volte negli ultimi anni, i ringraziamenti alla squadra erano arrivati già prima del fischio iniziale con un eloquente striscione comparso in Curva Nord. Pochi dubbi, il Parma ha meritato ampiamente la qualificazione ai preliminari di Europa League. Diciassette risultati utili consecutivi, sei punti con il Napoli, altri sei con il Milan. Numeri che non possono essere contestati e che danno la dimensione della grande cavalcata portata avanti dal condottiero Donadoni.

PIENI POTERI A LEONARDI – Quando nel giugno dell’anno scorso usci l’indiscrezione su Cassano e il Parma molti tifosi e non la etichettarono come una ‘bufala’. Pietro Leonardi, abilissimo comunicatore, sorrise a precisa domanda, ribadendo che una società come il Parma debba pensare al bilancio e certi nomi potevano rimanere nei sogni. Già, potevano. Perchè già con Preiti, direttore dell’area tecnica e braccio destro del dirigente romano, stavano pensando al Parma del Centenario. Una squadra esperta, con grandi individualità per puntare alla parte sinistra della classifica, con terrazza sull’Europa. Ghirardi si è affidato alla sua conoscenza e capacità, affidandogli chiavi e portafoglio. Investimenti importanti ma mirati, alcuni potevano essere anche discutibili come il maxiscambio di gennaio con il Sassuolo quando la partenza di Sansone aveva fatto storcere il naso. Nel Ducato è rinato Schelotto, freccia affilata nelle faretra di Donadoni che ha lavorato molto sulla testa dell’ex Inter. Io per primo mossi qualche dubbio, sopratutto sull’idebolimento del settore difensivo con l’oggetto misterioso Rossini. Ma nel calcio come nella vita contano i risultati, allora giù il cappello.

LUCARELLI COME MANCINI – Il Parma è l’unica società italiana ad aver fornito quattro giocatori nelle pre-convocazioni in quattro ruoli diversi. Mirante, Paletta, Parolo e Cassano: queste le colonne portanti e gli uomini che da sette mesi stanno animando il mercato. Mirante chiuderà carriera al Parma e merita la convocazione per i prossimi Mondiali. Esperienza, serenità e sicurezza tra i pali: se il Parma quest’anno ha subito poco il merito è sopratutto suo. Stesso discorso valido per Paletta, un leader silenzioso e obiettivo numero uno della Roma di Sabatini, come vi avevamo anticipato in esclusiva nel mese di gennaio. Sabatini domenica era al Tardini ma se i ducali vogliono ripetersi anche nella prossima stagione non possono prescindere dal colosso italo-argentino. Dodici milioni rifiutati dall’Hoffenhiem nel gennaio 2013, più o meno quella la cifra richiesta. Su Parolo sono arrivati elogi da tutte le latitudini, a conti fatti è stato la mezzala pià prolifica del campionato, in rapporto ai gol fatti e ai palloni reuperati. Ma il plauso più grande lo merita Lucarelli, non più(solo) il fratello piccolo di Cristiano. Alessandro aveva già fatto molto bene alla Reggina con Mazzarri ma nel Ducato è arrivata la sua definitiva consacrazione. Fascia al braccio e sguardo fiero: questa l’istantanea più bella del Parma di quest’anno. Se cambiassimo un sette con un otto sulla carta d’identità, il biglietto per il Brasile lo avrebbe già in tasca. Un esempio per i più giovani, le grandi soddisfazioni possono arrivare anche a 37 anni, se sei tenace e professionista, nel vero senso della parola. A lui va anche la palmap del più bel gol della stagione: come dimenticare quel tacco al volo con la Lazio? Non Roberto Mancini, Alessandro Lucarelli.

INCUBO LICENZA: NON BASTEREBBE UNA MULTA? – Nemmeno il tempo di festeggiare e recuperare la voce che arriva la doccia fredda ghiacciata. La scorsa settimana la Gazzetta dello Sport aveva lanciato la bomba ad orologeria: il Parma rischia di non ottenere la licenza Uefa per il mancato pagamento di una ritenuta Irpef( 300.000 euro o qualcosa in meno). Dopo la decisione di Primo Grado e confermata anche in secondo Grado, le uniche società italiane che hanno cosenguito la licenza sono Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Torino, Udinese e Verona. Ieri è intervenuto sulla vicenda l’amministratore delegato Pietro Leonardi, nella trasmissione Calcio e Calcio allla quale ho partecipato. Il Parma, in soldoni, non ha ritenuto opportuno pagare la ritenuta Irpef in anticipo perchè in realtà sarebbe conguagliato il 30 giugno 2014. I casi in questione riguardano dieci giocatori ai quali il Parma ha riconosciuto un anticipo sull’incentivo all’esodo ( essendo tesserati da altre ssocietà). Il direttore l’ha chiamata generosità e in effetti sembra alquanto paradossale scivolare su una cifra esigua dopo aver pagato milioni di tasse qualche giorno prima. L’interpretazione della Uefa è molto diversa e il Parma rischia di rimanere fuori. I regolamenti vanno rispettati ma in questo caso siamo sicuri che l’esclusione sia la scelta più giusta? Una sanzione pecuniaria non sarebbe il giusto compromesso, considerando la buona fede del Parma?La Federazione ha ritenuto la documentazione del Parma non sufficiente e allora la società ricorrerà in Alta Corte. Considerando la crisi che attanaglia il nostro Paese, e quindi di riflesso il calcio, l’auspicio è che non si ripetano altri casi similari. L’ammissione è in dubbio ma ritengo che l’esclusione dalla coppa sia una punizione esagerata sia per la piazza che per la società, considerando altri casi che si sono verificati nel recente passato.