2014
Per Lazio e Verona sfuma il sogno europeo: all’ Olimpico è 3-3
Per Lazio e Verona, entrambe a quota 52 punti in classifica, l’unico risultato utile per restare aggrappate al sogno europeo è la vittoria. Reya si affida al 4-3-3 con Mauri nei panni del falso 9 affiancato da Candreva e Keita; modulo speculare per il Verona che in avanti si affida al trio Iturbe-Toni-Marquinho.
PRIMO TEMPO Dopo appena sessanta secondi sul cronometro Candreva scalda i guantoni a Rafael con un tiro dal limite dell’area che l’estremo difensore gialloblu devìa con i pugni sopra la traversa. La formazione allenata da Reja parte con il piglio giusto pressando alto e costringendo gli avversari nella propria metà campo. Da una palla rubata a centrocampo nasce una bella combinazione tra Ledesma e Lulic con il tiro del numero 24 che termina lontano dallo specchio della porta. Il Verona regge bene l’ avvio deciso della Lazio e prende le adeguate contromisure. Al 12′ Biava e Biglia pasticciano al limite della propria area di rigore, ne approfitta Halfredsson che arriva a tu per tu con Berisha e tocca per l’accorrente toni che tira di punta stile calcerto ma manda incredibilmente a lato. La Lazio trema dopo la grande occasione concessa al verone e spinge con meno intensità; la partita, dopo un inizio promettente, cala decisamente di ritmo e non regala grandi emozioni. Al 25′ Keita prova a risvegliare gli animi con una discesa sulla sinistra, converge poi verso il centro e lascia partire una conclusione di collo destro bloccata in due tempi dal portiere. Risponde agli stimoli la squadra di Mandorlini che si fa vedere in avanti con una conclusione dal limite di Marquinho che sorvola la traversa della porta difesa da Berisha.
Alla mezz’ora contropiede da manuale dei biancocelesti: Ledesma ruba palla a centrocampo e tocca per Mauri che serve Candreva sulla sinistra, tocco al centro per Keita che riceve al limite dell’area, avanza indisturbato e con un destro ad incrociare potente e preciso condanna Rafael. Alla mezz’ora è Lazio 1 -Verona 0.
Al 36′ azione insistita del Verona con Toni che ti testa appoggia al limite dell’area per Halfredsson che vede e serve Marquinho; stop e tiro del numero 7 che che trova l’angolo basso alla destra del portiere e firma il goal dell’ 1-1. Reazione furiosa dei biancocelesti che si portano in vanti con Keita, assist di testa per Lulic che conclude al volo in area di rigore, sul tiro arriva coraggiosa l’opposizione di Moras che respinge il pallone e va a terra; sulla ribattuta arriva Biglia che dal limite batte a rete di prima intenzione e trafigge Rafael, ma il tutto a gioco fermo perchè l’arbitro Mazzoleni aveva fermato il gioco per una presunta scorrettezza su Moras. Il replay condanna la decisione del direttore di gara.
Primo tempo che si conclude in parità con la Lazio che, per la convinzione messa in campo e per il goal ingiutamente annullato dal giudice di gara, avrebbe meritato qualcosa in più.
SECONDO TEMPO Nella ripresa parte bene il Verona che prova aprendere in mano le redini del gioco ma commette troppi errori in fase di rifinitura e lascia troppi spazi alle ripartenze biancocelesti. Al quarantottesimo minuto bello spunto del solito Keita che sulla sinistra trova spazio per il cross in mezzo a due avversari, mauri colpisce di testa ma non riesce a dare forza al pallone che Moras allontana senza troppe difficoltà. La Lazio ci crede e guadagna metri sulle fasce grazie alle iniziative di Keita e Candreva, mentre il Verona si affida ai lanci lunghi e alle iniziative personali di Iturbe. Al 55′ calcio d’angolo dalla sinistra battuto da Halfredsson, terzo tempo preciso del numero 18 che colpisce bene ma il suo tentativo sfiora il palo e si perde sul fondo. La Lazio sfrutta bene le corsie esterne ma manca l’uomo da area di rigore in grado di sfruttare i continui cross. Al 60′ si concretizzano gli sforzi dei padroni di casa con Lulic che riceve al limite dell’area da Keita, si porta avanti il pallone di testa e batte Rafael con una precisa conclusione di interno destro. Mandorlini capisce le difficoltà della propria squadra e prova a cambiare qualcosa in mezzo al campo: fuori Donadel per Cirigliano e fuori un nervoso Marquinho per Romulo. Le sostituzioni sortiscono l’effetto sperato e il Verona torna a pungere in avanti con Halfredsson che dalla distanza impegna Berisha con un intervento in presa bassa. La Lazio rimane spiazzata dal cambio di ritmo degli avversari e si scopre; al 69’Marques trova un corridoio per Iturbe che si infila in velocità tra le maglie della difesa biancoceleste e davanti a Berisha non trema; conclusione angolata e pallone in fondo al sacco.
Reja non ci sta, sa che la Lazio deve vincere e getta nella mischia Klose al posto di Biglia. Al minuto 73 ripartenza travolgente di iturbe che arriva in velocità ai sedici metri e scarica per Toni che tira di piatto ma centra Berisha in uscita sbagliando così un calcio di rigore in movimento. All’80’ ospiti ancora pericolosi su calcio d’angolo, stavolta il colpo di testa è di Albertazzi ma il pallone colpisce il palo e termina sul fondo.
All’82’ cross di Halfredsson dalla sinistra, Radu lascia sfilare al limite dell’area piccola mettendo fuori causa anche Berisha che non trova il tempo dell’uscita, ne approfitta allora il neo entrato Romulo che a porta praticamente sguarnita apre il piattone e deposita in fondo al sacco. il goal mette alle corde la squadra di casa che all’ottantacinquesimo perde Lulic per rosso diretto. L hellas prova ad approfittarne per chiudere la partita con Toni che servito da uno scatenato Romulo stoppa destro e incrocia di sinistro, ma sulla sua conclusione è bravo ad opporsi Berisha. Al 91′, a partita ormai chiusa, mauri cerca Klose in area di rigore, Albertazzi allarga il braccio, l’arbitro vede una trattenuta e assegna il rigore. Dagli undici metri parte Mauri, Rafael respinge e ancora il capitano bancoceleste ribadisce in rete.
Una buona Lazio per gran parte della gara pareggia contro un Verona capace di rialzarsi nei momenti più difficili della partita e soprattutto in grado di concretizzare i propri sforzi. Il verdetto del campo parla chiaro: per Verona e Lazio l’Europa ora è solo un miraggio..