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Roma, è il momento di dirci chi vuoi essere

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Un mini ciclo di tre partite per capire quale potrà essere il campionato della Roma: tra alti e bassi, la truppa di Fonseca dovrà chiarire il proprio destino

Dimmi come giochi e ti dirò chi sei: tocca alla Roma dare qualche risposta ai propri tifosi e soprattutto a se stessa. La formazione di Fonseca naviga nel limbo di chi sta piacendo ma non ha ancora conquistato il suo definitivo status.

Tre partite in una settimana, a cominciare dal posticipo contro il Torino. Dopodiché la supersfida di domenica contro l’Atalanta e infine la chiusura del 2020 all’Olimpico contro il Cagliari del grande ex Eusebio Di Francesco. Duecentosettanta minuti da qui a Natale per dirci se i giallorossi potranno iscriversi a pieno titolo alla corsa Scudetto.

Perché le qualità in effetti ci sarebbero tutte. Un gioco a tratti scintillante, grazie in particolare alla brillantezza senza tempo di Pedro e Mkhitaryan, uomini di rara intelligenza calcistica. E poi c’è uno Spinazzola più redivivo che mai, oltre al totem Dzeko in costante crescita dopo la pausa covid.

E a serrare la fase difensiva, ecco il ritorno di Smalling al centro del reparto per rinsaldare le certezze dei più giovani Mancini, Ibanez e Kumbulla. Un mix che ha saputo entusiasmare in più di un’occasione, ultima delle quali l’incredibile prima frazione contro il Bologna.

La batosta di Napoli, però, ha posto qualche dubbio sulla tenuta complessiva dei ragazzi di Fonseca, in particolare a livello mentale. Un tonfo imprevedibile e inaccettabile per chi vorrebbe puntare all’obiettivo massimo. Così, a mantenere alta la concentrazione ci ha pensato lo stesso tecnico portoghese che, in conferenza stampa, si è lasciato andare alla polemica.

“Perché siamo gli unici a giocare di giovedì? la frase che rimane nelle orecchie. Sterile quanto basta, ma al contempo utile per esaltare il livello di adrenalina alla vigilia di una sfida apparentemente facile come quella con i granata. Il primo di tre esami che saranno piccola, ma già attendibile, sentenza per questa Roma.