2020
Sarri: «Dybala è fenomenale ma non è facile farlo giocare con CR7. Su Pjanic…»
Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport facendo il punto della situazione su squadra e stagione
Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport facendo il punto della situazione su giocatori e stagione. Queste le parole del tecnico bianconero.
ESSERE PRONTI – «Questo ce lo dirà il campo. Penso che nessuna squadra lo sia per due motivi semplici: il primo perché siamo post-interruzione anomala, diversa rispetto a quella estiva. Siamo di fronte ad un’interruzione passiva, perché i giocatori sono stati 60 giorni su un divano, per cui non abbiamo certezza su quella che è l’efficienza in questo momento. Sono soddisfatto di quello che ho visto in allenamento, ma quello che è il riscontro in partita è diverso».
ROSA AMPIA – «Ce l’abbiamo, ma in questa stagione l’abbiamo avuta più sulla carta per via degli infortuni. Mi riferisco a Demiral, Chiellini, Khedira, qualche problemi per Rabiot, Ramsey, affrontando le partite con una rosa normale nonostante la nostra sia di altissimo livello».
COPPA ITALIA – «Ricominciare con la Coppa Italia ci permette di focalizzare le motivazioni su un obiettivo alla volta, essendo ancora in corsa su tre fronti. Le partite con il Milan sono sempre state difficili, sia in campionato e sia in coppa: quindi è un avversario che a noi crea delle difficoltà. Il risultato dell’andata non ci garantisce niente, quindi è una partita con un risultato ancora apertissimo».
DYBALA E RONALDO – «Paulo è un giocatore fondamentale: la nostra difficoltà è far coesistere due giocatori così in campo. Dal punto di vista dell’ordine tattico non è semplice farli giocare insieme. Quando due giocatori hanno queste qualità tecniche e fisiche, il resto delle squadra si deve saper adeguare a quello che fanno questi due».
PJANIC – «L’ho trovato molto meglio di quando abbiamo interrotto la stagione. Ho parlato molto con Miralem: lui è un giocatore straordinario e non può permettersi di fare 4/5 partite sotto il suo standard. Non riusciva a trovare la sua forza di reagire, ma deve convincersi che è un grande giocatore. Può sbagliare una partita o due, dopo deve rialzare la testa».
SCUDETTO – «Corsa a due oppure c’è anche l’Inter? Mancano 12 partite da giocare, 13 per l’Inter, quindi dobbiamo lasciare aperte tutte le possibilità».
LIONE – «Ti faccio una domanda: ‘È meglio giocare una partita dopo quattro mesi o dopo 14 partite in 40 giorni?’. Non lo so… Una lunga inattività si paga, solitamente nella mia esperienza ti dico che non si paga alla prima partita. Nella partita secca non ci saranno ripercussioni».