Sassuolo, De Zerbi: «L'Inter rimane fortissima. Noi siamo ambiziosi»
Connettiti con noi

Inter News

Sassuolo, De Zerbi: «L’Inter rimane fortissima. Noi siamo ambiziosi»

Pubblicato

su

De Zerbi

Le parole alla vigilia di Sassuolo-Inter di Roberto De Zerbi, allenatore della squadra neroverde. Il tecnico ha parlato anche della scomparsa di Maradona

Il Sassuolo ospita l’Inter nel match di domani pomeriggio valido per la nona giornata del campionato di Serie A. Le parole a Sky Sport del tecnico neroverde, Roberto De Zerbi, che si è soffermato anche sulla scomparsa di Maradona.

Momento e Inter – «E’ una partita affascinante. L’Inter era e rimane una grande squadra nonostante il risultato contro il Real Madrid. Il Sassuolo è una squadra più piccola che cerca di farsi spazio tra le big. Non è che si sono capovolte le gerarchie: Sappiamo che l’Inter è fortissima, sarà una partita difficile. Noi ci stiamo conquistando spazio con merito, nessuno ci ha regalato niente. Vogliamo giocarci la partita con coraggio e passare una giornata da grande squadra».

Ambizioni – «Serve intelligenza e capire le gare, mantenendo la propria identità. Quello che abbiamo acquisito è una mentalità forte. Non dobbiamo aver paura di essere ambizioni. Quando dico che non firmo per il quarto posto non è perché non mi piacerebbe: sarebbe fuori da ogni aspettativa. Ma per una realtà come la nostra, che tenta sempre di non fermarsi, è riduttivo perché siamo una realtà. Berardi sta bene, Djuricic si è allenato così così e vediamo domani se partirà dal 1′. Caputo, Haraslin, Defrel, Ricci non ci saranno».

Morte Maradona – È un momento triste per quelli della mia generazione, che sono stati dei privilegiati per aver vissuto nell’epoca di Maradona. Ieri alla squadra ho parlato 20 minuti di lui perché abbiamo tanti giovani ed è giusto che il loro allenatore gli raccontasse chi è stato il Maradona calcistico e quello dal punto di vista umano. Lui mi ha portato ad amare questo sport. Da bambino avevo il poster di Maradona. Ho spiegato che al di là del calciatore, che è stato il più grande, quello che di lui ha fatto la differenza è a livello umano. Sapeva emozionare: pochi hanno avuto questa capacità».