Sconcerti su Svezia-Italia: «E' la notte di Buffon». Poi attacca la Juve - Calcio News 24
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Sconcerti su Svezia-Italia: «E’ la notte di Buffon». Poi attacca la Juve

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Grande attesa per il match di andata dei playoff tra Svezia e Italia. Mario Sconcerti ha parlato dell’incontro e ha scelto il suo ‘personaggio’

Chi sarà il grande protagonista di SveziaItalia? Le due nazionali, le due nazioni, si giocano tutto in 180 minuti! Mancare il Mondiale sarebbe un’onta troppo grande sul curriculum dei calciatori italiani, come ha sottolineato nei giorni scorsi Daniele De Rossi e questo Gigi Buffon lo sa bene. Secondo Mario Sconcerti, giornalista del “Corriere della Sera” il portiere dell’Italia e della Juventus vivrà questa serata più intensamente di ogni altro italiano perché per il portiere bianconero «significa molto più che andare ai Mondiali, significa concludere un lavoro, cambiare vita senza sapere cosa sarà la prossima».

L’avventura in Nazionale di Gigi iniziò 20 anni fa, proprio in uno spareggio (quella volta contro la Russia «in un’Italia che aveva una grande difesa e per il resto era abbastanza normale come questa») e potrebbe clamorosamente concludersi (facciamo gli scongiuri) con uno spareggio. «Buffon era un atleta splendido, rimbalzava sulla terra e sugli uomini. È rimasto quel ragazzo, entusiasta e libero, pulito, è diventato il miglior portiere della storia. Venti anni di corsa e di classe per arrivare a questa strana partita letargica e fatale, un compleanno atipico per capire se sei diventato vecchio. In una partita così preferisco avere Buffon piuttosto che i 18 anni di Donnarumma. Non è un ragionamento tecnico, è esistenziale. Buffon non vivrà questo momento, lo gestirà, lo capirà, lo interpreterà fase per fase».

Il giornalista ha poi criticato la Juventus per la scelta dell’erede di Buffon (fatta con largo anticipo) «Ogni partita un confronto con la memoria, il nuovo che avanza, che è stato perfino scelto (Szczesny), come se si avesse fretta di cambiare il capitano dei sermoni, l’uomo dei grandi propositi che sembrano sempre un po’ antichi ma nel mondo elementare del calcio fanno ancora lo spogliatoio».