2014
Soriano: «Germania modello, qui giovani massacrati»
Il centrocampista è nato in Germania e cresciuto nel Bayern Monaco
SAMPDORIA SORIANO – Nato in Germania e cresciuto nel Bayern Monaco, Roberto Soriano è il giocatore in vetrina della Sampdoria. Dopo aver annientato due anni fa il Barcellona, il centrocampista ha annientato anche l’Eintracht e ora mette nel mirino il Siviglia: «Quello del Gamper era un Barcellona B. Mi è capitata un’occasione e l’ho sfruttata. Non va sempre così ma adesso però siamo più forti», ha dichiarato Soriano a La Gazzetta dello Sport, che ha parlato delle esperienze con gli allenatori blucerchiati: «Delio Rossi? Forse era anche colpa mia. Non sono riuscito a mostrargli quanto valgo. Mihajlovic? Lui ha mostrato subito di credere in me. Mi ha dato fiducia fin dal primo allenamento. Poi, quel giorno contro la Lazio, alla sua prima partita alla guida della Samp, mi ha spedito in campo a modo suo. Poche parole e mi sarei buttato nel fuoco. Lì è arrivato il mio momento».
IL MODELLO TEDESCO – Soriano, che ha avuto modo di conoscere il calcio tedesco da vicino, ha parlato del modello tedesco e delle differenze col calcio italiano soprattutto nell’approccio con i giovani: «Io ho conosciuto bene il Bayern. Quello è il top, non si possono fare paragoni. Penso comunque che in Germania i giovani dispongano di maggior organizzazione e impianti migliori. La differenza vera nella crescita di un calciatore, però, non viene solo da lì. Voi massacrate i ragazzi. In Germania esordisci presto, fai gol e giochi, sbagli e giochi, migliori, peggiori, insomma cresci con calma. Qui al primo errore addio, sei un fallito. Un giovane talento è subito etichettato come scarso. Tutto diventa più duro e complicato perché non c’è pazienza».
SORPRESE IN ARRIVO – Infine, Soriano ha parlato di Antonio Cassano e della nuova stagione: «Mi incoraggiava, mi dava consigli, mi esaltava. Io non avrò mai due piedi così. Siamo in tanti a poter fare bene. È arrivato Gonzalo Bergessio, e poi ci sono tanti giovani fortissimi. Vi sorprenderanno, fidatevi. Abbiamo potuto lavorare un’estate con Mihajlovic, possiamo stupire. Credeteci, perché noi ci crediamo».