STATS - Dieci anni fa 43 gol su punizione, ora zero! Pirlo, Balotelli e gli altri: chi erano gli specialisti?
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STATS – Dieci anni fa 43 gol su punizione, ora zero! Pirlo, Balotelli e gli altri: chi erano gli specialisti?

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Il dato sui calci di punizione in Serie A è drammatico: neanche un gol segnato fin qui. E dieci anni fa erano ben 43…

Il dato è drammatico e tre giorni fa La Gazzetta dello Sport ha pubblicato tabelle inquietanti per lo spettacolo: i gol su punizione non ci sono più. Dopo 8 giornate, la Serie A non ne ha visto neanche uno. Ma anche nel resto d’Europa non se la passano tanto bene: 5 in Ligue 1, 4 in Bundesliga, 3 in Liga, 2 in Premier League. Dieci anni fa, nella stagione 2013-14, le reti in questa bellissima dimensione tecnica furono addirittura 43. Chi erano i giocatori specialisti, quelli che almeno due volte a campionati riuscivano a inventare una magia?

ANDREA PIRLO – Il Maestro è tale anche per la varietà stilistica che offre, non solo per la quantità. Nel poker dell’anno colpisce il “suo” Milan con una botta forte, segna col Catania con una certa potenza, inventa una strepitosa maledetta nel 3-0 al Napoli ed è semplicemente sublime a Genova quando contro il Grifone estrae la soluzione che vale i 3 punti.
MARIO BALOTELLI – Lo abbiamo dimenticato, come tante altre belle cose che sapeva fare sul piano squisitamente tecnico. In quel campionato i Milan gode di ben 4
trasformazioni da fermo da parte dell’azzurro. Curiosamente le segna tutte lontane da San Siro, quasi fosse stimolato dai fischi degli avversari. Le vittime sono il Catankia, il Livorno, il Cagliari e la Fiorentina. La potenza del suo calcio è notevole, anche quando decide di calciare a effetto.
ANTONIO DI NATALE – Piede più che raffinato in ogni cosa che fa. Di conseguenza il calcio da fermo non è altro che una conferma. Tre gol, tutti in casa, quando l’Udinese affronta Genoa, Cagliari e Sampdoria.
MANUEL ITURBE – Il veronese ci sa fare e lo dimostra con Livorno, Lazio e a Napoli, dove chi sa calciare da fermo riceve un’attenzione particolare anche se veste un’altra maglia da quella azzurra.
DANIELE CONTI – Segna in Cagliari-Sampdoria e si ripete contro il Torino davanti al suo pubblico costruendo la giornata particolare. Perché ne mette a segno addirittura due che valgono la conquista dei 3 punti e impreziosiscono come meglio non si potrebbe la sua partita numero 300 in Serie A.
PAULINHO – Proprio come Conti ne trasforma due nella stessa gara. Sono meno belle, in una viene aiutato da una deviazione e, soprattutto, sono ininfluenti sul risultato perché il suo Livorno a Udine perde comunque 5-3.
MIRALEM PJANIC – E chi, se non lui? Calcia a giro in Roma-Napoli, fa la versione bosniaca della maledetta contro la Sampdoria, indirizzando il pallone a mezza altezza.
MANOLO GABBIADINI – Per il bene della Sampdoria, il ragazzo ci sa fare, anche con un certo stile. Segna a Bologna e contro il Toro, disegnando parabole ben arcauate.
FLORO FLORES – La sua particolarità è che da attaccante del Sassuolo ha un pensiero fisso: la Lazio. Vi segna contro sia all’andata che al ritorno.