Svizzera 1954: il momento dei tedeschi - Calcio News 24
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2009

Svizzera 1954: il momento dei tedeschi

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La Coppa del Mondo del 1954 si gioca in in Svizzera per festeggiare i 50 anni della Fifa, che ha sede a Zurigo. La competizione torna in Europa dopo sedici anni da Francia ’38. Le città  che la ospitano dal 16 giugno al 4 luglio sono Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lugano e Zurigo. à? il primo Mondiale della storia ad essere trasmesso in televisione: in Italia la gente affolla i bar per assistere alle gare, essendo ancora pochi i televisori nelle case. La Rai era nata qualche mese prima, a gennaio dello stesso anno. Quello del ’54 è anche il Mondiale dove si è segnato di più come rapporto partite giocate/gol. Risultati come l’8-3 dell’Ungheria ai danni della Germania Ovest, il 7-5 dell’Austria sulla Svizzera, il 9-0 dell’Ungheria sulla Corea del Sud per citarne solo alcuni, hanno ovviamente contribuito a rimpinzare il bottino finale dei gol. L’Italia colleziona un’altra magrissima figura e come in Brasile, esce subito, e questo sarà  nulla rispetto a quel che accadrà  quattro anni dopo in Svezia quando gli azzurri non riusciranno nemmeno a qualificarsi. la squadra del Mondiale è l’Ungheria, la meravigliosa “Aranycsapat” di Puskas, Hidegkuti, Kocsis, Bozsikm Czibor, Grocsis: anche se crollerà  in finale la squadra entrerà  nella leggenda del calcio e verrà  ricordata come una delle nazionali più spettacolari di sempre, tant’è che riuscì a rimanere imbattuta per quattro anni. Per l’ultima volta sarà  Rimet in persona a consegnare il trofeo alla squadra vincitrice: il padre della coppa morirà , infatti, nel 1956.

Al via, ci sono dodici nazionali europee: la Svizzera, padrona di casa, la Francia, la Jugoslavia, la Germania Ovest futura vincitrice, la Turchia (qualificata ai danni della Spagna per sorteggio!), l’Ungheria, l’Austria, la Scozia, la Cecoslovacchia, il Belgio, l’Inghilterra e l’Italia; due sudamericane: il Brasile e l’Uruguay, un’asiatica: la Corea del Sud; una nordamericana: il Messico.

C’è anche il Brasile, ovviamente: ma la delusione per il mondiale casalingo gettato al vento nel 1950 bloccò l’attività  agonistica per due anni, e questa riprese solo nel ’52.

La formula del quinto Campionato del Mondo è quasi identica a quella attuale del Campionato Europeo: quattro gironi da quattro squadre, passano le prime due; poi quarti, semifinali, finale. Di bizzarrie ce ne sono comunque: ai gironi ogni squadra gioca due sole partite, non quindi un tutti contro tutti (c’è un primo abbozzo di teste di serie: le due squadre più forti del girone non s’incontrano tra di loro) e in caso di parità  al 90′, anche nella prima fase ci sono i tempi supplementari: si verificheranno solo in Inghilterra-Belgio, che finirà  ugualmente in parità : dal 3-3 dei novanta minuti al 4-4 dei centoventi.In caso di arrivo a pari-punti, si gioca uno spareggio. Dovranno ricorrervi la Germania Ovest (7-2 alla Turchia) e la Svizzera (4-1 all’Italia, allenata dall’ungherese Lajos Czeizler).

Al Mondiale elvetico se ne vedono di tutti i colori: partite dall’esito rocambolesco, squadre materasso e altre schiacciasassi, rimonte impossibili, l’Ungheria che perde la finale coi tedeschi dopo che ai gironi li aveva superati 8-3! Alla fase iniziale, si vede uno squilibrio enorme nel gruppo 2: la Corea del Sud subisce sedici gol in due gare senza farne alcuno, mentre i magiari ne fanno diciassette! La Turchia ne fa sette ai coreani, ma ne incassa altrettanti dalla Germania Ovest. Anche negli altri raggruppamenti si vedono risultati analoghi. L’equilibrio comincia dall’eliminazione diretta: ai quarti l’Austria fa fuori i padroni di casa con un improbabile 7-5 (dal 3-0 per la Svizzera si è passati al 5-3 per l’Austria in soli otto minuti!). Il Brasile esce di scena contro l’Ungheria, 4-2, in quella che entra nella storia come la Battaglia di Berna: già  la gara ha visto tre espulsioni, ma è negli spogliatoi che i giocatori delle due squadre se le danno di santa ragione. Pare che tutto sia nato da una bottigliata di Puskas al brasiliano Pinheiro. La Germania Ovest ha vita facile con la Jugoslavia, mentre il match attesissimo tra l’Inghilterra madre del calcio e l’Uruguay campione in carica si risolve in favore di quest’ultimo. In semifinale, l’Austria capitola con i tedeschi, mentre Uruguay-Ungheria è una gara romanzesca che vede prevalere l’Aranycsapat solo ai supplementari: quest’incontro, all’epoca era quanto di meglio si potesse chiedere al calcio internazionale.

Sotto una pioggia battente, l’inglese Ling diede il via, al Wankdorfstadion di Berna, alla quinta finale della storia. Per l’Ungheria sembra essere una passeggiata, avendo già  stravinto con la Germania ai gironi e avendo dominato in lungo e in largo il torneo. In più dopo otto minuti i magiari stanno già  conducendo la finale per 2-0, grazie ai gol di Puskas e Czibor. Ma già  al decimo i tedeschi si rifanno sotto col gol di Morlock. La partita si fa vibrante e a sorpresa al 18′ è già  2-2, il marcatore è un’ala, Helmut Rahn. L’equilibrio rimane fino all’84’, quando il sorpasso è completato: è ancora Rahn a segnare, realizzando uno spot all’imprevedibilità  del calcio. I tedeschi sono in delirio, gli ungheresi col morale sotto le scarpe. Si dice che i tedeschi si siano dopati alla vigilia dell’incontro finale: la prematura scomparsa di molti calciatori che hanno disputato quella finale lascia grandi dubbi, anche se è ormai impossibile verificare cosa realmente accadde. Il bomber del Mondiale Kocsis (11 reti), in finale è rimasto a secco (si è limitato ad una traversa), mentre il vice cannoniere Morlock ha dato il la alla rimonta. La vera stella di quella Germania è invece Fritz Walter, implacabile cannoniere e trascinatore della squadra. Per l’Ungheria è la fine del mito. La squadra non saprà  più restare su quegli standard e pian piano diventerà  una piccola nazionale, che si riaffaccerà  di rado sulla ribalta internazionale.

Il Mondiale, partita per partita:

Girone 1: Jugoslavia-Francia 1-0, Brasile-Messico 5-0, Brasile-Jugoslavia 1-1 dts (1-1), Francia-Messico 3-2 (Brasile 3, Jugoslavia 3, Francia 2, Messico 0).

Girone 2: Ungheria-Corea del Sud 9-0, Germania Ovest-Turchia 4-1, Ungheria-Germania Ovest 8-3, Turchia-Corea del Sud 7-0; spareggio: Germania Ovest-Turchia 7-2 (Ungheria 4, Germania Ovest 2, Turchia 2, Corea del Sud 0).

Girone 3: Austria-Scozia 1-0, Uruguay-Cecoslovacchia 2-0, Austria-Cecoslovacchia 5-0, Uruguay-Scozia 7-0 (Uruguay 4, Austria 4, Cecoslovacchia 0, Scozia 0).

Girone 4: Inghilterra-Belgio 4-4 dts (3-3), Svizzera-Italia 2-1, Inghilterra-Svizzera 2-0, Italia-Belgio 4-1; spareggio: Svizzera-Italia 4-1 (Inghilterra 3, Svizzera 2, Italia 2, Belgio 1).

Quarti di finale: Austria-Svizzera 7-5, Uruguay-Inghilterra 4-2, Ungheria-Brasile 4-2, Germania “?Jugoslavia 2-0.

Semifinali: Ungheria-Uruguay 4-2 dts (2-2), Germania Ovest-Austria 6-1.

Finale per il terzo posto: Austria-Uruguay 3-1.

Finale: Germania Ovest-Ungheria 3-2.