Tavecchio: «Minuto di silenzio? Segnale forte»

Il presidente della Figc: «Rose squadre di Serie A? Provvedimenti efficaci»

Con il dramma dei migranti sullo sfondo e l’ecatombe delle tante tragedie che si sono consumate nel Mediterraneo in questi mesi, Carlo Tavecchio, presidente della Figc, ha preso ieri l’iniziativa, muovendosi attraverso i canali uffiiciali, per ottenere il minuto di silenzio prima della sfida tra le Nazionali di Italia e Malta a Firenze, mentre il premier Matteo Renzi ha donato una cravatta viola al premier maltese Joseph Muscat, che ha incontrato prima del match. Queste le parole di Tavecchio riprese da La Gazzetta dello Sport: «Ho pensato che poteva essere un segnale fare un minuto di silenzio prima dell’inizio della partita in onore delle vittime della tragedia che si sta consumando nel Mediterraneo. Così ci siamo immediatamente mossi, contattando innanzitutto la federazione maltese per avere l’ok e poi la Uefa. Ovviamente anche la presidenza del Consiglio è stata avvertita ed è inutile dire come il gradimento sia stato immediato. Speriamo tutti che questo dramma finisca»

LE DICHIARAZIONI – Tavecchio ha parlato poi di tutt’altro argomento, vale a dire la presenza dei troppi calciatori stranieri nelle rose di Serie A: «Sulle rose abbiamo preso dei provvedimenti che si stanno rivelando efficaci. Se le società li rispetteranno, sicuramente assisteremo a una riduzione degli stranieri. Se pensiamo alla libera circolazione dei cittadini europei, ci rendiamo conto che in alcune direzioni non possiamo intervenire. Ma sui giocatori provenienti da altri continenti ci sono delle misure economiche e anche quelle avranno il loro effetto: se le società non forniranno la copertura finanziaria, certi ingaggi non saranno possibili»