2014
Tempo scaduto e Napoli indebolito
Con lAthletic Bilbao è già crocevia della stagione: ma sarà un Napoli senza Reina, Behrami e i sostituti
NAPOLI CHAMPIONS LEAGUE CALCIOMERCATO – A scanso di equivoci chiariamo subito un particolare: la doppia sfida con l’Athletic Bilbao non è un’amichevole. Al contrario crocevia di una stagione che, privata della Champions League, assumerebbe sin dalle primissime battute un tono decisamente minore. Si imponeva dunque una precisa programmazione, vediamo invece cosa è accaduto.
IL NAPOLI DEL PRELIMINARE – Ai playoff Champions il Napoli si presenterà sostanzialmente, rispetto alla scorsa stagione, senza Reina, Fernandez (non inserito nella lista appena consegnata all’Uefa in vista del turno preliminare), Behrami e Pandev ma con Andujar, Koulibaly e Michu: siamo certi di trovarci al cospetto di una squadra rinforzata? Onestamente la risposta non può essere affermativa. Le ragioni: il club partenopeo non perde soltanto due calciatori di elevato valore – Reina tra i migliori portieri in circolazione, Behrami un guerriero di garantita affidabilità – ma li perde per pochi milioni e senza sostituirli. Pessimo segnale: per l’estremo difensore spagnolo sarebbe bastato assicurargli l’ingaggio percepito senza costi sul cartellino, lo svizzero è partito per poco più di quattro milioni a causa della carenza di feeling con l’allenatore. E non c’è traccia di rimpiazzo. Non soltanto in termini tecnici quanto anche e soprattutto sotto il profilo caratteriale: lo spogliatoio perde due pezzi di indubitabile personalità in grado di esprimere una riconoscibile leadership.
CHI E’ ARRIVATO E CHI ARRIVERA’ – Mariano Andujar non può bastare: il post Reina è affare talmente delicato da sollevare dubbi anche sul promettente Rafael. Toccherà al brasiliano – reduce da un lungo infortunio – difendere i pali contro il temibile Athletic Bilbao dei terribili Muniain e Susaeta, del letale Aduriz, del metronomo Iturraspe e nel complesso di un gruppo che funziona e sorprende. Kalidou Koulibaly (profilo molto interessante) si è impadronito delle prime pagine dell’estate partenopea ma andrà inevitabilmente testato a determinati livelli, Michu è un acquisto intelligente a patto che recuperi condizione e fiducia: tanti punti interrogativi insomma e poche certezze. Quelle che sarebbero dovute arrivare entro l’11 agosto ma che al contrario non risultano tuttora tangibili: il grande (e promesso) colpo del centrocampo, un secondo innesto in mediana dalle caratteristiche prettamente difensive e sullo sfondo la questione Fernandez – 10 milioni dallo Swansea City ma non c’è ancora ufficialità, sarebbe un’eccellente operazione in uscita, perfetto nel caso Konstantinos Manolas che con Albiol andrebbe a comporre una delle coppie difensive più complete del panorama internazionale – e la vicenda portiere. Tutto rimandato: il Napoli è più forte dell’Athletic ma non arriva al grande appuntamento con chiara consapevolezza e cognizione di causa.
DE LAURENTIIS TRA ATTENDISMO E CONFUSIONE – Nelle intenzioni del presidente lo scudetto, nei fatti qualcosa in meno: ma se per rinforzare l’organico in vista del campionato c’è ancora tempo (ad ogni modo altre lo hanno già fatto, vedi Juventus e Roma), per il preliminare Champions il tempo è scaduto. La strategia è quella di puntare tutto sul campionato e tenere in secondo piano il fronte europeo? Probabilmente no, sarebbe un ridimensionamento. Ed allora le ragioni dell’immobilismo sono da rintracciare altrove: rigidità di bilancio, si investe solo quel che si incassa. Si discute in termini di prestiti, di spartizioni sugli ingaggi, in altre parole di enormi difficoltà nella gestione delle trattative: pesa come un macigno il mancato secondo posto ed il salvadanaio che lo stesso porta in dote. Ricordate quel “Sul mercato non aspetteremo il preliminare“? Una confusione inscenata peraltro nell’affaire Figc: impensabile gridare da anni alla rivoluzione del sistema e poi votare Carlo Tavecchio.
IL RITORNO DEI CAMPIONI – Difficile dunque cavalcare l’onda di un popolo follemente innamorato: 11 agosto, temperature africane, stadio San Paolo gremito per presenziare al ritorno dei suoi (ex) amati. Lo scenario quello dell’amichevole tra Napoli e Paris Saint Germain, il piatto forte la riapparizione al San Paolo degli idoli Lavezzi e Cavani. Il primo lodato, il secondo fischiatissimo dalla platea partenopea: per la cronaca l’amichevole è terminata sul risultato di 1-2 grazie alle reti di Higuain, Ibrahimovic e Pastore. Tra passato, presente e futuro: il filo conduttore è una passione sconfinata. Irrazionale, a volte immatura o provinciale, ma tangibile: tra sogno e realtà, da queste parti si vive così.
(La lista ufficiale per il doppio impegno con l’Athletic Bilbao: Rafael, Andujar, Mesto, Maggio, Albiol, Henrique, Koulibaly, Britos, Ghoulam, Zuniga, Jorginho, Inler, Gargano, Radosevic, Dzemaili, Hamsik, Mertens, Callejon, Michu, Insigne, Higuain, Zapata).