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Tonali: «Milan? Non mi presero in considerazione. Gattuso è sempre stato il mio idolo»
Sandro Tonali ha parlato in una lunga intervista rilasciata al settimanale Sportweek: queste le parole del classe 2000
Sandro Tonali ha parlato in una lunga intervista rilasciata al settimanale Sportweek. Queste le parole del centrocampista del Brescia.
PIRLO – «Ha detto che sono più completo di lui? La mettiamo che, esagerando, Pirlo mi ha dato ragione (sorride): non ci somigliamo. Ma da qui a dire che io sia un giocatore più completo di lui… Quando due miei amici mi hanno girato sul cellulare la diretta Instagram nella quale si esprimeva così, ci sono rimasto. E ancora adesso sono senza parole. Posso solo rispondergli con un “grazie».
AFFINITÀ – «Preferisco dire cosa mi piacerebbe prendergli: il lancio profondo, preciso al millimetro. Oggi riesco meglio nel gioco corto. Che, in verità, mi viene anche più naturale rispetto al “lungo».
MILAN – «Il Lombardia Uno era affiliato al Milan. Ogni due o tre mesi cinque o sei bambini venivano chiamati al Vismara, dove si allenano i giovani del club. Non posso dire che mi abbiano scartato: non mi hanno proprio preso in considerazione. Forse ero troppo piccolo».
GATTUSO – «Mi colpivano la sua grinta e generosità. Avesse diviso per dieci la determinazione che aveva dentro, ce ne sarebbe rimasta abbastanza per riempire tutti i suoi compagni di squadra. Non aveva paura di nessuno».
MEZZ’ALA O REGISTA – «Sai che non lo so? Mi piacciono entrambi. Dipende da come si schiera l’avversario: contro un 4-4-2 ho più spazio come mezzala, se ho di fronte un trequartista mi piace stare davanti alla difesa perché, saltato lui, ho campo davanti».
BALOTELLI – «Se penso che è un talento sprecato? No, lo guardo e mi fermo a:“Che talento”. In allenamento fa cose che riescono a pochissimi. Perché “sprecato”? Ha giocato in grandi squadre, ha segnato tantissimi gol, ha vinto»
PREDESTINATO – «La sicurezza non c’è mai, ho realizzato neanche la metà di ciò che ho in mente, però mi sento abbastanza forte da farcela. Sono sulla buona strada».