2015
Torino, l’ultimatum di Cairo: «Darmian ancora per poco sul mercato»
Il presidente granata a tutto campo: «Il nostro budget non è esaurito»
«Questa ricorrenza mi riempie di orgoglio. Solo Pianelli e Novo sono durati più di me, ma Novo ha avuto di mezzo anche la guerra… È un traguardo importante, all’inizio mi sembrava tutto facile, poi ho fatto degli errori e poi sono riuscito anche a correggerli. Ora abbiamo imboccato la strada giusta. E questo grazie a chi lavora con me. Uno da solo non ce la può fare, servono sempre 4-5 persone di fiducia. Non presi il Toro per fare una breve esperienza. Ero convinto già al tempo che sarebbe stata un’acquisizione per un lungo periodo». Urbano Cairo, intervistato dai microfoni de La Stampa, commenta il nobilissimo anniversario a cui si sta avvicinando: il 2 settembre prossimo sarà il decimo anno della sua presidenza granata.
IL MERCATO – Adesso, però, c’è da sbrigare la grana legata al calciomercato, con Matteo Darmian richiestissimo: «Chi sale in ritiro a Bormio resta tutto l’anno, l’inizio della preparazione è lo spartiacque. Sono iniziati i tempi supplementari, domenica c’è il fischio finale. Di offerte concrete per Darmian ne sono arrivate tre, ma per rispetto verso chi le ha fatte non le rivelo. L’anno scorso, dopo il Mondiale, gli dissi: “Matteo se anche arrivassero richieste per te, quest’anno non ti posso vendere”. Avevo già in partenza Immobile e Cerci, non potevo permettermi una terza uscita eccellente. “La prossima estate, però, ne riparliamo”, gli promisi. Se mi ha chiesto di essere ceduto? Per queste cose bastano i procuratori. Il calcio è questo.Ci può stare che un ragazzo straordinario come Matteo voglia provare a vincere la Champions. E il Toro la Champions non può vincerla».
IL CAPITANO – «Il mio desiderio assoluto – prosegue Cairo – è quello di cedere un solo giocatore. E a chi mi dovesse chiedere di partire risponderò come l’anno scorso a Matteo: aspetta un anno. Glik? Ci parleremo e affronteremo il discorso. Sono il primo a voler premiare chi fa bene. Come sa perfettamente Glik, visto il regalo cash che gli ho fatto per aver raggiunto i sette gol. Quanti giocatori ci mancano? A ora un centrocampista e un attaccante. Belotti? Nomi non ne voglio fare, ma è un ragazzo interessante».
IL MERCATO – La strategia dei granata, in questo senso, è molto chiara. Parola di Cairo: «Abbiamo deciso con Ventura: giocatori che abbiamo esperienza e di grande potenzialità, Benassi è il prototipo del calciatore che cerchiamo. A ora ho tirato fuori 10 milioni senza incassare un quattrino, spese importanti pur di raggiungere in fretta gli obiettivi: ho capito che è più strategico prendere subito un giocatore che stare a trattare su 100mila euro. Magari su un milione sì, ma 100 mila euro… Con un fatturato da 60 milioni come il nostro, è un rischio elevato puntare su un giocatore da 15. Meglio diversificare, la nostra politica è quella di trovare giovani da 2-3-4 milioni. Se sbaglio il big, la società va in sofferenza. Don’t put all your eggs in one basket… Non mettere tutte le tue uova in un cestino. Solo se metti in sicurezza l’azienda puoi investire sul futuro. Appena ho sistemato i conti de La 7 ho comprato una piattaforma per nuove frequenze. Così il Toro: non abbiamo debiti e non ho bisogno di vendere nessuno per far quadrare i conti».
COPPIA DI FATTO – Per Gianpiero Ventura, invece, sarà il quarto anno al Toro: «Nel calcio quattro anni sono un periodo importante. È un rapporto molto solido, ci fidiamo l’uno dell’altro e per questo andiamo avanti insieme. Vero, siamo una coppia di fatto. Niente Europa League? Punteremo sulla Coppa Italia».