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Calciomercato

Trasferimento Mbappè dal Monaco al PSG con formula shock?

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Il PSG non ferma la sua corsa verso la conquista della Champions League 2017-18, considerando già per cosa fatta la Ligue 1 (almeno a Parigi la pensano così). Dopo il folle trasferimento di Neymar dal Barcellona con tanto di pagamento della clausola rescissoria di 222 milioni di euro, sotto la Tour Eiffel sta per arrivare Mbappè, il giovane talento del Monaco che da settimane ormai non aspetta altro che prendere il primo aereo per la capitale francese.

E se al giocatore andranno 18 milioni di euro lordi l’anno che lo renderanno più felice, per la dirigenza del PSG si pone il problema di rispettare i parametri del fair-play finanziario dell’UEFA.

La stampa francese, L’Equipe e Le Parisien su tutti, oggi riporta che la formula adottata sarebbe quella di un trasferimento nel Principato di soldi e giocatori, precisamente  150 milioni in contanti più una contropartita tra Draxler, Lucas Moura e Pastore. Tuttavia il problema sarebbe convincere uno di questi di questi a lasciare la maglia del PSG, assai ambita in questo momento, per “accomodarsi” a Montecarlo. Scelta decisamente non facile dal punto di vista dell’orgoglio e della possibilità di poter ambire davvero nel corso di questa e delle prossime stagione di vincere davvero tutto in Europa.

Ecco dunque che, secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il modus operandi per il trasferimento Mbappè sarebbe di utilizzare una formula in voga in Italia per le operazioni di calciomercato, ovvero il prestito con obbligo di riscatto per l’intero valore del giocatore.

Certamente, un passaggio culturale che avvicinerebbe gli operatori di mercato francesi a quelli italiani, propensi ad utilizzare l’obbligo del riscatto quando si tratta di “liquidare” un giocatore che non rientra più nei progetti della società.

L’operazione a questo punto, se lecita dal punto di vista legale e finanziario, permetterebbe al PSG di avere a bilancio quest’anno solo l’acquisto stellare di Neymar mentre i 180 milioni di euro verrebbero iscritti soltanto fra un anno, evitando agli ispettori dell’UEFA di spulciare già fin d’ora i dati fra le carte dei parigini.