Tutta colpa di quel (non) gol

“Mi son distratto un attimo… Colpa d’Alfredo, che con i suoi discorsi seri e inopportuni mi fa sciupare tutte le occasioni” (V. Rossi)

E’ qualche giorno che passo la gran parte del mio tempo facendo zapping alla tv. Non che non preferirei fare altro, questo è chiaro, ma quando il tuo capo ti dà per compito a casa di scrivere un editoriale e la tua testa è vuota almeno quanto quella del Trota ad una gara di matematica, l’unica alternativa che hai per farti venire in mente una buona idea è semplicemente quella di trovarla da qualche parte, magari buttando un occhio alle partite o alle interviste degli allenatori in vista di una gara più o meno importante.

Ammetto pure che se l’alternativa è studiare, ben venga la tv, ma quando ti ritrovi a spulciare una conferenza stampa del tecnico del Milan Massimiliano Allegri, beh forse forse valuti anche il fatto che lo studio non è poi un’ipotesi tanto deplorevole.

Vengo al punto: Allegri non è uno di quegli essere viventi che spicca per la simpatia. Parlo di ‘essere viventi’ e non di ‘essere umani’ e ci metto in mezzo pure le piante perchè, obiettivamente, scambiare due chiacchiere con un’ortica potrebbe forse essere meno irritante che parlare con un allenatore che, ogni tre per due, ti rifila nei discorsi sempre lo stesso argomento.

La crisi economica, il debito pubblico, la recessione, il fallimento di milioni di aziende in tutto il mondo, la chiusura anticipata del Grande Fratello e persino la mia macchina che stamattina non voleva più saperne di partire: è tutta colpa del gol annullato a Muntari.

Non entro nel merito della questione perchè ammetto di essermi un po’ addormentato di fronte al Moviolone di Biscardi quel giorno e quindi non starò qui giudicare se la palla del fatidico e presunto 2 a 0 del Milan sulla Juventus quella sera fosse dentro o no. Seduta stante non mi interessa nemmeno tanto, ciò che mi preme affermare, con piglio da psicologo, è che Max è in piena ‘sindrome da rigore su Ronaldo’.

Chiamasi ‘sindrome da rigore su Ronaldo’ l’isteria particolarmente diffusa sul finire degli anni ’90 negli ambienti interisti, proprio quelli in cui il fallo di Iuliano sul Fenomeno brasiliano in un celeberrimo Juventus – Inter non tramutato in rigore veniva reputato la panacea di tutti i mali, insomma. C’è stato un periodo in cui se tua suocera ti chiamava alle 3 di notte perchè le era partito l’allarme e sospettava le fossero entrati i ladri in casa, forse era stato Iuliano. Se la tua ragazza ti tradiva con un altro, forse quell’altro era Iuliano (che poi voglio dire, non è certo l’uomo più bello del mondo, doppio rosicamento). Se tuo figlio non riusciva a fare la pupù, la colpa era di Iuliano che portava stitichezza, o magari di Moggi che l’aveva corrotto per farlo stare sul vasino mentre alla tv c’era la finale dei Mondiali o la tua serie preferita. Era tutto un complotto contro di te, vedevi Iuliano ovunque.

Questa volta tirare sempre fuori la storia del gol-non gol di Muntari, caro Allegri, sta diventando palesemente angosciante e non cambierà di un pelo la storia, che oramai sembrerebbe (potrebbe, forse, magari, può darsi, eventualmente) aver preso una certa direzione. Non avrebbe senso recriminare su cosa sarebbe stato se Napoleone fosse nato italiano e non francese, su quanti trofei avrebbe alzato Gascoigne se non si fosse scolato l’equivalente in alcool del Lago di Garda e su cosa avrebbe fatto Rocco Siffredi se non si fosse dato al porno. Non ha senso quindi nemmeno ricordare al mondo intero come quel gol non assegnato a Muntari abbia rivoltato le sorti di un campionato che, diciamocela tutta, il Milan sta perdendo con lo stesso clamore con cui io potrei perdere una corsa podistica con una tartaruga dei Caraibi (e non certo per colpa di un solo episodio).

Che il gol non dato a Muntari possa tramutarsi nell’Alfredo di Vasco? Sì, proprio lui, quello che rovinava le serate agli amici. Di sicuro nel frattempo ha rovinato il campionato di Allegri…

“Se la sposavo non lo so, ma cosa conta… Sono convinto che se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto sì! Sono convinto che se non ci fosse stato lui mi avrebbe detto sì!”, cantava Vasco.