2012
UEFA, Infantino: “Scommesse tema delicato”
La redazione della Gazzetta dello Sport ha ascoltato in esclusiva Gianni Infantino. Il vice-presidente dell’UEFA si è occupato del tema delle scommesse nel mondo del calcio, con le conseguenti misure che vanno adottate contro casi di questo genere: “Le scommesse non sono un fenomeno soltanto italiano, vanno prese con serietà. Complimenti a magistrati e federazione: non è facile agire con fermezza. L’Uefa chiede che la frode penale in campo sportivo sia legge: il che consente a magistrati e federazioni di lavorare assieme e applicare sanzioni penali e sportive. Le partite truccate non sono doping, non basta un esame medico: qui c’è di mezzo la criminalità, serve la polizia. Tutti sanno: se un club è coinvolto direttamente o indirettamente, deve essere escluso. La Disciplinare può analizzare un caso e non iscrivere un club perché lo considera coinvolto. Comunque senza giocatori e/o arbitro una gara non si può truccare, il club va valutato a parte. La penalizzazione porta all’esclusione dalle coppe? In linea di principio, sì. A meno che il club non dimostri alla Disciplinare la sua completa e totale estraneità. Ma ogni caso va valutato singolarmente. Com’è la procedura? Ogni club deve dichiarare per iscritto di non aver partecipato ad alcuna manipolazione di gare. Se questo succede, va alla Disciplinare. Che può decidere subito o aver bisogno di tempo. Come si esclude un club? Se la responsabilità è accertata subito, niente iscrizione. Se le indagini sono più lunghe, può partecipare sub-judice ed essere escluso a torneo in corso: è appena successo ai greci del Volos. Erano nelle coppe, poi la federazione li ha penalizzati di 10 punti e noi li abbiamo esclusi. Se infine le indagini sono lunghissime, la penalizzazione può essere inflitta l’anno dopo.“