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2015

Ricerca UEFA: c’è il doping nel calcio? | GdS

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pallone azione ifa

Valori di testosterone anomali e farmaci: la spiegazione dell’esperto

Di doping nel calcio si parla ancora troppo poco, ma i risultati di uno studio svolto sui test antidoping della UEFA tra il 2008 ed il 2013 su 879 giocatori che hanno partecipato alle ultime coppe continentali ha svelato che il 7,7% di questi ha avuto valori di testosterone sospetti (cioè elevati). L’interpretazione è arrivata da alcuni giornali inglesi e tedeschi, ma ieri la UEFA con un comunicato si è affrettata a specificare, in buona sostanza, che lo studio non dà prove di colpevolezza effettiva, ma dimostra senz’altro come la possibilità di un doppio passaporto nel calcio, come in altri sport (ematico e steroideo) possa portare benefici per casi molto dubbi.

ESISTE IL DOPING NEL CALCIO? – Dunque, in buona sostanza, mentre ad oggi nel calcio tutti i giocatori sono ematicamente tracciati (analisi del sangue) e molti di loro sono già stati squalificati per valori sospetti, non altrettanto si può dire dal punto di vista steroideo: il secondo passaporto non è stato ancora introdotto (cioè quello che permetterebbe ulteriori controlli oltre a quelli del sangue) e non pare che ci sia troppa fretta. Cambiano poi anche le modalità di controllo: mentre nell’atletica, ad esempio, Usain Bolt può essere prelevato a casa per i controlli in qualsiasi momento, nel calcio possono essere analizzato un massimo di due giocatori a squadra ma passando prima per club o nazionale. 

PARLA L’ESPERTO – Per Paolo Borrione, direttore dell’antidoping di Orbassano e docente all’Università del Foro Italico di Roma «l’idea di un doping di squadra, con giocatori che cambiano squadra anche a distanza di quattro o cinque mesi, spesso seguiti da medici e preparatori diversi, è obiettivamente poco credibile. Anche se non esistono sport scevri da rischi. Diverso è il discorso dell’abuso di farmaci, una situazione preoccupante in molti sport», riporta La Gazzetta dello Sport. Sì, perché non è detto che quel 7,7% di giocatori con valori sospetti di testostrone sia stato per forza dopato: possono esserci state di mezzo malattie o, semplicemente, l’utilizzo inconsapevole di sostanze medicinali senza volontà di doparsi. Per saperlo bisognerebbe conoscere la storia personale di ogni giocatore ma i test effettuati dalla UEFA, nemmeno a dirlo, sono anonimi…