2014
Verso Brasile 2014, Camerun: Leoni “feriti” a caccia di riscatto
Sfida a Messico e Croazia per il secondo posto nel Gruppo A del Brasile
MONDIALI SCHEDA CAMERUN – «La differenza tra le altre squadre africane e noi è la nostra mentalità, lo spirito di combattenti che abita in noi, lo stesso del nostro simbolo, il leone», ha dichiarato una delle autentiche bandiere del Camerun, Geremi, considerato anche uno dei giocatori più forti del suo Paese. E non è un caso, infatti, che i “Leoni indomabili”, con la qualificazione ai Mondiali 2014 in Brasile la Nazionale di calcio camerunense abbiano collezionato la settima partecipazione alla massima competizione internazionale, un record per il calcio africano. Del resto, se sono chiamati “Leoni indomabili” c’è un motivo: nel Mondiale 1982 in Spagna, il primo della loro storia, il Camerun viene eliminato per mano dell’Italia (che poi avrebbe vinto la Coppa) a causa della differenza reti, pur senza aver perso una partita del girone (con Polonia e Perù). Ed è questa “invincibilità” a far partorire tale appellativo: il Camerun fu la prima squadra africana a non perdere neppure una gara ai Mondiali, un risultato che riuscì a mantenere per ben 8 anni. Un eroe di quelli anni fu indubbiamente il portiere N’Kono, che ha lasciato molti ricordi nell’immaginario collettivo ed, infatti, il nostro Gianluigi Buffon ha deciso di chiamare Thomas uno dei suoi figli, proprio in onore del suo mito.
IL CONDOTTIERO, VOLKER FINKE – Nominato commissario tecnico del Camerun al posto di Jean-Paul Akono il 22 maggio del 2013, Volker Finke ha raggiunto il primo obiettivo affidatogli dalla Federcalcio camerunense, cioè conquistare la qualificazione ai Mondiali in Brasile. Il tecnico tedesco, che da ieri sta preparando in Austria il gruppo, non vanta, però, un ricco curriculum: è, infatti, conosciuto per aver allenato Friburgo e Colonia, di cui è stato, in quest’ultimo caso, anche direttore sportivo. Ed, infatti, non sono mancate le perplessità dopo le prime voci riguardanti la sua candidatura: «Non abbiamo bisogno di un nuovo allenatore, di certo di uno straniero con un ricco stipendio mensile», aveva tuonato l’idolo del calcio camerunense Roger Milla, ma Finke ha realizzato un vero e proprio miracolo, perché il Camerun, dopo aver superato la fase a gironi (anche grazie alla vittoria a tavolino contro il Togo, che aveva schierato lo squalificato Jacques Alaixys Romao) ha annientato la Tunisia nel doppio spareggio (0-0 all’andata, 4-1 al ritorno). Dopo un lungo lavoro a scandagliare il Camerun in lungo e in largo per cercare nuovi talenti e con i risultati sul campo, dunque, il commissario tecnico si è guadagnato credibilità. Consapevole della necessità di adattare il gioco al calcio moderno, Finke ha costruito una squadra che corre tanto ed è flessibile tatticamente.
LA STELLA, SAMUEL ETO’O – La punta di diamante non può che essere Samuel Eto’o, su cui il Camerun ripone tutte le sue speranze. «Può fare ancora la differenza, è un giocatore fondamentale per noi», ha dichiarato recentemente il ct Finke e non può essere altrimenti: primatista assoluto di gol con le sue 55 reti, il capitano, che ha vinto due Coppe d’Africa (2000 e 2002) e un oro olimpico a Sydney, è anche il capocannoniere della storia della Coppa d’Africa con il bottino di 18 gol. Non mancano le perplessità, però, in merito al Leone per eccellenza, sia perché appare in declino sin dall’addio all’Inter post-Triplete (ed, infatti, la sua ultima stagione al Chelsea è stata tutt’altro che esaltante), che per la decisione nel settembre 2013 di abbandonare la Nazionale. Si è parlato di diverbi con lo stesso Finke, ma sono ancor più noti i contrasti con le istituzioni calcistiche del suo Paese, che ha spesso accusato di incompetenza e corruzione. «Non mangio con i miei compagni di Nazionale perché ho paura di trovare veleno nel cibo», ha anche dichiarato Eto’o, che però ha fatto marcia indietro prima dello spareggio contro la Tunisia.
LA SORPRESA, JOEL MATIP – L’astro nascente del Camerun è Joel Matip, 22enne difensore centrale dello Schalke 04. Nato a Bochum, dove è cresciuto anche a livello calcistico, il calciatore tedesco naturalizzato camerunense è esploso poi nel club di Gelsenkirchen, con cui ha vinto una Coppa e una Supercoppa di Germania. Nonostante la giovane età, Matip, che è apprezzato anche per la sua duttilità tattica, visto che all’occorrenza può muoversi a centrocampo, ha già costruito delle solide per la sua carriera e non è un caso, infatti, che sia finito, ad esempio, nel mirino di club come il Napoli o che la sua valutazione di mercato si aggiri già sui 10 milioni di euro.
L’UOMO MERCATO, CHOUPO-MOTING – Un altro calciatore tedesco naturalizzato camerunense è Eric Maxim Choupo-Moting. Nato ad Amburgo, l’attaccante 25enne è cresciuto nella squadra della sua città, con cui ha realizzato la sua prima rete nell’amichevole contro la Juventus. Trova maggiore continuità, però, nel Norimberga, dove viene ceduto in prestito, ma è dopo la cessione al Mainz che riesce a farsi notare: abile prima punta, ma utile anche come attaccante esterno, il talento classe ’89 che si è reso protagonista con il suo club di una cavalcata terminata ad un passo dal sogno Europa League, ha attirato l’attenzione di molti club, in primis quelli italiani. La sua situazione contrattuale contribuisce poi a renderlo un giocatore molto appetibile in chiave mercato: in scadenza di contratto, Choupo-Moting è oggetto di contesa tra Roma e Inter, anche se il club meneghino al momento appare ad un passo dall’acquisto a parametro zero.
L’ULTIMO MONDIALE – In Sudafrica nel 2010 il Camerun se l’è vista nel Gruppo E con Olanda, Danimarca e Giappone. Gli africani, che erano accreditati per il piazzamento al secondo posto, raccolgono solo sconfitte, finendo con l’essere eliminati con un turno di anticipo: nel match contro il Giappone vanno sotto per il gol di Honda, contro la Danimarca si fanno rimontare da Bendtner e Rommendhal dopo il gol di Eto’o, che nel match conclusivo, inutile per loro che erano appunto già stati eliminati, risponde al gol di Van Persie; poi quello di Huntelaar nel finale fa segnare un amaro bottino per il Camerun.
DOVE ARRIVERA’ IL CAMERUN? – Considerato il team africano meno quotato dei cinque che parteciperanno ai Mondiali (gli altri: Costa d’Avorio, Nigeria, Ghana e Algeria), il Camerun può contare però su un sorteggio per nulla impossibile: sebbene i pronostici siano a netto favore del Brasile, la compagine di Finke può lottare per il secondo posto con Messico e Croazia. La speranza in Camerun è di ripetere il “miracolo” del 1990, quando la squadra riuscì ad arrivare ai quarti di finale: le delusioni nei Mondiali 2010 e per le sconfitte nella Coppa d’Africa 2012 e 2013 non hanno abbassato le aspettative dei tifosi, anzi fornito maggiori stimoli. Ma l’alto rischio di incontrare agli ottavi una tra Spagna e Olanda limita le quotazioni.