2014
Verso Brasile 2014, Cile: una bacheca vuota che merita almeno un trofeo
Il miglior risultato del Cile in un Mondiale è un terzo posto nel lontano 1962. La storia va cambiata. E in fretta.
MONDIALI SCHEDA CILE – Il Mondiale in Brasile del 2014 non comincia sotto i migliori auspici per il Cile. La formazione allenata da Jorge Sampaoli ha già dovuto rinunciare a Mati Fernandez, centrocampista della Fiorentina, messo fuori causa da un problema alla caviglia destra sarà costretto a un intervento di pulizia articolare in artroscopia e non sarà pronto prima di agosto. Arturo Vidal, stella della squadra, non è al meglio e viene da un intervento di meniscectomia parziale selettiva cui è stato sottoposto mercoledì 7 maggio a Barcellona. Se aggiungiamo a questo che il Cile è uno dei tre club sudamericani a non aver mai vinto una Coppa America (insieme a Ecuador e Venezuela) e che il miglior risultato ai Mondiali è un terzo posto in bianco e nero, risalente al 1962, le premesse non sono esattamente delle migliori. Di positivo c’è di sicuro la buona forma dell’attacco della Roja con un Edu Vargas rigenerato dalla sua esperienza nel Valencia e con un Alexis Sanchez reduce da un’ottima stagione con la maglia del Barcellona nonostante il terzo posto nella Liga e l’uscita dai quarti di finale di Champions League e la voglia di tentare l’impresa in un girone non semplice che prevede i campioni della Spagna, i vice-campioni dell’Olanda e l’Australia. L’esclusione che sicuramente fa discutere è quella del centrocampista della Fiorentina David Pizarro. L’esperto regista della viola è stato escluso infatti dalla pre-lista Mondiale e sarà costretto a tifare i suoi compagni da casa.
L’ALLENATORE, JORGE SAMPAOLI – Il selezionatore del Cile è l’argentino Jorge Luis Sampaoli Moya. Il ct classe 1960 ha legato la sua carriera esclusivamente al Sudamerica vincendo 3 campionati cileni e 1 coppa sudamericana, tutto con l’Universidad de Chile dal 2011 al 2012. Il successo con uno dei più importanti e storici club del Cile gli è valso la chiamata in Nazionale. Sampaoli è stato nominato commissario tecnico della Nazionale il 3 dicembre 2012 dalla ANFP, la federazione calcistica cilena subentrando così a Claudio Borghi, cacciato a metà novembre per gli scarsi risultati nelle qualificazioni mondiali. Il commissario tecnico argentino riuscirà a imprimere un cambio di marcia nel girone qualificatorio e riuscirà a portare il Cile al Mondiale brasiliano grazie al 3° posto ottenuto nel girone di qualificazione sudamericano, dietro solo ad Argentina e Colombia.
LA STELLA, ARTURO VIDAL – La stella del Cile, nonostante l’attuale infortunio, è Arturo Erasmo Vidal Pardo, centrocampista classe 1987 di proprietà della Juventus. Paratici, attuale coordinatore dell’area tecnica della Juventus, recentemente ha detto di lui: «Lo vedemmo per la prima volta in Bayer Leverkusen-Villarreal. Eravamo lì per Giuseppe Rossi… e ci innamorammo subito di Vidal». E come dar torto al dirigente bianconero. Indipendentemente dalla propria fede calcistica, Arturo Vidal è uno di quei calciatori universali che non può non piacere. Il calciatore cileno ex Colo Colo e Bayer Leverkusen è l’identikit del centrocampista moderno: interpreta le due fasi con qualità ed intensità, una sorta di Gerrard moderno. Vidal è stato capace, suo malgrado, di far litigare Bayern Monaco e Juventus. Heynckes gli aveva promesso un posto nel suo Bayern Monaco ma il club delle Aspirine vietò il passaggio alla squadra bavarese, così la Juventus ne approfittò e lo portò in Italia per 12 milioni di euro. La forza prorompente di Vidal ha costretto Conte a rivedere i suoi piani iniziali: il tecnico salentino aveva impostato la sua Juve con un 4-2-4 con Pirlo e Marchisio centrocampisti centrali ma l’esplosione del cileno, come affermato da Conte nei giorni scorsi («Era impossibile tenere fuori Vidal»), costrinse Conte a passare al centrocampo a 3. Tre come gli Scudetti consecutivi vinti dalla Juventus e da Vidal.
LA GIOVANE PROMESSA, FELIPE GUTIERREZ – Sampaoli ha preferito puntare soprattutto sull’esperienza più che sulle giovani promesse. Infatti, l’unico convocato sotto i 23 anni è Felipe Alejandro Gutiérrez Leiva, centrocampista del Twente. Sono solo due le squadre nella giovane carriera di Gutierrez: l’Universidad Católica dal 2009 al 2012 e il Twente. In Nazionale ha totalizzato 16 presenze ufficiali realizzando 1 gol, mentre in Olanda, dopo le 23 presenze del primo anno, si è imposto in prima squadra divenendo un titolare con i suoi 33 gettoni e le sue 3 reti. Dotato di un buon piede mancino e di una buona visione di gioco, Gutierrez è sicuramente uno dei giovani calciatori più interessanti della Roja.
L’UOMO MERCATO, ALEXIS SANCHEZ – Alexis Alejandro Sánchez, attaccante classe 1988 del Barcellona, è sicuramente l’uomo mercato del Cile. Il calciatore ex Udinese, dopo due stagioni in Catalogna con più bassi che alti, è riuscito a conquistare un posto fisso in prima squadra con l’arrivo del Tata Martino sulla panchina blaugrana. In termini realizzativi e qualitativi el Nino maravilla ha dato sicuramente un contributo importante al Barça stagione 2013/2014. Il bottino di Sanchez è di 19 gol in campionato in 33 presenze a differenza dei 12 gol nel suo primo campionato spagnolo e degli 8 segnati nella passata stagione. Gol e prestazioni che hanno attirato su Sanchez gli interessi di Liverpool e Juventus. Antonio Conte vuole modificare il suo assetto tattico passando dal 3-5-2 al 4-3-3 e il Nino maravilla sarebbe uno dei desideri estivi dei bianconeri. Non sarà facile convincere il Barcellona a cedere il cileno mentre potrebbe essere più semplice convincere Sanchez a tornare in Italia (l’ex Udinese è un grande amico di Vidal e King Arthur potrebbe fare ‘pressione’ sul suo amico affinché lo raggiunga a Torino).
PALMARES E ULTIMO MONDIALE – Come detto, il palmares del Cile è una bacheca piena di sogni, polvere e speranze ma vuota dell’essenziale: i trofei. Il miglior piazzamento del Cile ai Mondiali è un terzo posto nell’edizione del ’62 mentre in Coppa America la Roja ‘vanta’ ben quattro secondi posti nelle edizioni del ’55, ’56, ’79 e ’87. Nella scorsa edizione dei Mondiali in Sudafrica la nazionale cilena è stata eliminata negli ottavi di finale dal Brasile.
DOVE ARRIVERA’ – Difficile dire dove arriverà il Cile nell’edizione brasiliana dei Mondiali. Gli uomini di Sampaoli sicuramente non avranno vita facile nel girone B con Spagna, Olanda e Australia ma possono sicuramente essere considerati come la mina vagante del secondo gruppo. Le condizioni fisiche della Spagna, reduce dai tre successi consecutivi (1 Mondiale e 2 Europei) composta da tanti calciatori del Barcellona in evidente calo fisico e psicologico e con l’Olanda che potrebbe soffrire l’addio già annunciato del ct van Gaal (prossimo allenatore del Manchester United) e una rosa composta da troppi e inesperti giovani da alcuni big non in perfette condizioni (van Persie e van der Vaart su tutti, ma anche Sneijder non è più quello di qualche tempo fa) potrebbero permettere al Cile di qualificarsi agli ottavi di finale e con un accoppiamento favorevole di puntare ai quarti di finale. E poi chissà che i ragazzi di Sampaioli non riescano a cambiare la storia e a portare a casa un trofeo importante per riempire una bacheca troppo vuota.