2014
Zeman si confessa: «Io, juventino dentro»
Il boemo: «Ho attaccato i personaggi che ci lavoravano, mai la squadra»
ZEMAN CAGLIARI SERIE A JUVENTUS – Tasto dolente. A molti anni di distanza, Zdenek Zeman è tornato a parlare di Calciopoli e Juventus. Rivelando un retroscena molto curioso: «Io non ce l’ho mai avuta con la Juventus come squadra – ha spiegato al Guerin Sportivo -. Sono nato tifoso juventino, di notte dormivo con la loro maglia perché sono cresciuto a Torino. Io ce l’avevo con alcune persone dentro la Juventus, gente che avrebbe potuto lavorare in un’altra squadra e io avrei potuto dire le stesse cose. Allenare la Juve? Certo che l’avrei fatto».
ATTACCO – Chiaro riferimento a Moggi, Giraudo e Bettega. Ma non solo: «Ma se era un sistema non potevano essere solo tre persone. Dopo Calciopoli si poteva ripartire cercando di migliorare questo mondo, invece sono rimaste sempre le stesse persone».
PERSONALE – Il risultato, però, è stato molto negativo, come testimoniato dallo stesso boemo: «Quando ho detto quelle cose capivo le ripercussioni, ma volevo che fosse posta attenzione. Purtroppo ho avuto problemi anche nella sfera privata. Adesso ogni volta che vado lì è un caos, tirano sempre fuori mia madre. L’ho detto anche al delegato Lega: ‘Ma tu stai sentendo? Scrivi?’, gli dicevo. No, non scrivono mai. Le curve si chiudono per i cori contro i neri, non contro i bianchi».